Nella stazione di Porta Nuova a Torino, si ferma il Treno Verde di Legambiente, alla fine della campagna itinerante per sensibilizzare i cittadini sul tema dell’inquinamento, realizzata con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Mare, in collaborazione con le Ferrovie dello Stato Italiane. Il percorso partito da Palermo ha fatto tappa nelle maggiori città d’Italia. Dopo più di vent’anni il Treno Verde non si ferma e anche se fra tante difficoltà legate all’organizzazione e soprattutto ai finanziamenti, anche quest’anno è riuscito a partire e completare il viaggio. (L’articolo continua dopo il video)
Nella sua ultima tappa, Torino, la direttrice generale di Legambiente Rossella Muroni, ha incontrato l’assessore all’Ambiente di Torino Enzo Lavolta, il responsabile laboratorio e qualità dell’Aria di Italcertifer Luca Ricciardi, Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e Lorenzo Radice, responsabile politiche ambientali di Ferrovie dello Stato Italiane. Durante la conferenza stampa, sono stati riportati i dati legati alle condizioni relative all’inquinamento acustico e dell’aria, registrati dal monitoraggio effettuato dal Laboratorio mobile Qualità dell’aria di Italcertifer in alcune zone di Torino. «Le nostre città devono tornare a respirare, ad essere più verdi , ad avere uno sviluppo in sintonia con l’ambiente» Dichiara all’inizio dell’incontro Rossella Muroni, seguita poi da Luca Ricciardi che parla dei dati raccolti sul livello di inquinamento: «Le condizioni di instabilità atmosferica avutesi durante tutti e tre i giorni di campionamento sono state notevolmente favorevoli alla dispersione degli inquinamenti».
«Siamo stufi di dover ringraziare ancora una volta il maltempo e non politiche strutturali in grado di migliorare drasticamente la qualità dell’aria che respiriamo», ribatte però Fabio Dovana.
I vagoni all’interno del treno, allestiti con materiale interattivo donato dal museo A come Ambiente di Torino, sono stati molto apprezzati soprattutto dai più piccoli, accorsi numerosi, sintomo che la sensibilizzazione nei confronti dei più giovani stia dando buoni frutti, con la speranza che i bambini di oggi siano gli adulti responsabili e coscienziosi di domani.
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