Dovrà presentarsi davanti ai giudici per essere ascoltato come testimone sulla vicenda della presunta trattativa tra Stato-mafia.
Il presidente della repubblica Giorgio Napolitano verrà ascoltato. Così ha deciso la Corte d’Assise di Palermo, presieduta dal giudice Alfredo Montalto e dopo la richiesta dei pubblici ministeri del capoluogo siciliano, Napolitano verrà ascoltato al riguardo della lettera inviata da Doloris d’Ambrosio, il consigliere giuridico del Quirinale. Nella missiva d’Ambrosio parlava delle polemiche per le intercettazioni dei dialoghi tra lui e l’ex presidente del senato Nicola Mancino sulla vicenda. Giorgio Napolitano si è messo a disposizione dei magistrati anche se il 31 ottobre del 2013, aveva comunicato alla corte d’assise palermitana di essere a disposizione per l’audizione ma di non aver nulla da riferire sulla trattativa Stato-mafia.
Oggi il presidente della Repubblica prende atto «dell’odierna ordinanza della Corte d’Assise di Palermo – dice – non ho alcuna difficoltà a rendere al più presto testimonianza, secondo modalità da definire sulle circostanze oggetto del capitolo di prova ammesso».