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sabato, 27 Luglio 2024

Torino, il programma del Giorno della Memoria

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Torino si prepara a celebrare il 27 gennaio, Giorno della Memoria e per l’occasione, martedì, si svolgeranno due celebrazioni organizzate dalla Città. Alle 9.30 nel Cimitero Monumentale di corso Novara 135, ci sarà la commemorazione e un omaggio alle lapidi in ricordo dei Caduti, e alle ore 11.00 a Palazzo Civico, nella Sala Rossa, ci sarà invece una celebrazione ufficiale in presenza delle autorità.
Il 21 gennaio scorso, è stata inaugurata la mostra in onore dello scrittore torinese Primo Levi, “I Mondi di Primo Levi. Una strenua chiarezza”. Oltre al vagone originale sul quale Levi venne deportato insieme ad altri ebrei nei campi di concentramento, esposto in piazza Castello a Torino per concessione del Museo della Shoah, la mostra aperta al pubblico fino al 6 aprile, proporrà un percorso nei diversi “mondi” appunto, narrati nei libri di Primo Levi: dall’atomo di carbonio de “Il sistema periodico” alla globalizzazione de “La chiave a stella”.
I visitatori potranno immergersi in un’atmosfera suggestiva creata da oggetti d’epoca e videoinstallazioni. Saranno esposte una piccola scultura in filo di rame realizzata da Primo Levi e due sculture di Antje Rieck, realizzate appositamente per l’esposizione.
«Il 27 gennaio del 1945, con l’ingresso dei soldati Alleati nel lager di Auschwitz, – ricorda il sindaco di Torino Piero Fassino – il mondo ebbe la certezza dell’orrore del male assoluto che aveva inghiottito 6 milioni di ebrei nei campi di concentramento disseminati in Europa. Dopo quel giorno più nessuno ha potuto ignorare l’abominio dello sterminio del popolo ebraico e nulla può più essere dimenticato».
«Oggi è forte il richiamo alle coscienze – continua il primo cittadino – al nostro dovere di rendere onore a chi si oppose, a chi si immolò, a chi resistette e a chi sopravvisse, a quanti hanno portato e portano nel cuore il peso di un dolore mai sopito».
Mantenere viva la memoria conclude Fassino, è un impegno che tutti i cittadini devono portare avanti, per non dimenticare ciò che è stato, contrastando pregiudizi, ignoranza e xenofobia mantenendo l’attenzione sulle vicende dei nostri giorni ma guardando al futuro.

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