È questo il risultato dell’indagine periodica di Epat Torino l’associazione dei pubblici esercizi. A un mese dalla riapertura, l’80% degli esercizi pubblici torinesi registrano ricavi dimezzati. Il 37% combatte con una riduzione del 70%. l’indagiene è stata svolta su un campione di 500 esercizi tra capoluogo e provincia.
“Purtroppo, i consumi in bar e ristoranti non ripartono – dichiara in una nota Alessandro Mautino, presidente Epat Torino– mancanza del turismo, smartworking di aziende e uffici soprattutto pubblici, paura e difficoltà economiche dei consumatori sono le cause che determinano questi tristi risultati”.
Secondo l’indagine, si assottiglia al 5% il numero dei locali che ancora non hanno riaperto, ma vi sono già fenomeni di “chiusura di ritorno” con bar e ristoranti che hanno provato a rialzare la serranda, per poi riabbassarla. Inoltre, il 75% degli operatori teme fortemente il ritorno del virus in autunno. “Sono tanti i timori degli operatori a dimostrazione che il virus ha picchiato duro-precisa il direttore di Epat Claudio Ferraro- dando la stura ad una vera incertezza per il futuro proprio e dei propri dipendenti, si attendono piu’ drastici interventi di esenzione fiscale sia a livello statale che locale abolendo le accise, si auspica il ritorno ai consumi pre Covid, ma non s’intende correre il rischio di dover chiudere per motivi sanitari”.