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sabato, 27 Luglio 2024

Torino, crisi settore commercio, meno 70% di incassi

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Redazione
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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

È questo il risultato dell’indagine periodica di Epat Torino l’associazione dei pubblici esercizi. A un mese dalla riapertura, l’80% degli esercizi pubblici torinesi registrano ricavi dimezzati. Il 37% combatte con una riduzione del 70%. l’indagiene è stata svolta su un campione di 500 esercizi tra capoluogo e provincia.

“Purtroppo, i consumi in bar e ristoranti non ripartono – dichiara in una nota Alessandro Mautino, presidente Epat Torino– mancanza del turismo, smartworking di aziende e uffici soprattutto pubblici, paura e difficoltà economiche dei consumatori sono le cause che determinano questi tristi risultati”.

Secondo l’indagine, si assottiglia al 5% il numero dei locali che ancora non hanno riaperto, ma vi sono già fenomeni di “chiusura di ritorno” con bar e ristoranti che hanno provato a rialzare la serranda, per poi riabbassarla. Inoltre, il 75% degli operatori teme fortemente il ritorno del virus in autunno. “Sono tanti i timori degli operatori a dimostrazione che il virus ha picchiato duro-precisa il direttore di Epat Claudio Ferraro- dando la stura ad una vera incertezza per il futuro proprio e dei propri dipendenti, si attendono piu’ drastici interventi di esenzione fiscale sia a livello statale che locale abolendo le accise, si auspica il ritorno ai consumi pre Covid, ma non s’intende correre il rischio di dover chiudere per motivi sanitari”.

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