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sabato, 27 Luglio 2024

Asili nido nel caos: le strutture aumentano ma i posti diminuiscono

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Giorni decisivi per le neomamme lavoratrici. Il 30 aprile 2014 infatti, scadeva il tempo per le iscrizioni agli asili nido 2014-1015 e come ogni anno le polemiche non mancano. La questione asili nido e scuola materna ormai da anni mette a dura prova le amministrazioni comunali e statali dell’Italia intera. Esubero iscrizioni e classi sempre più affollate sono i problemi principali di una discussione che sembra non avere fine.
Per le mamme torinesi però, le cattive notizie continuano. Pare infatti che il capoluogo torinese metterà a disposizione 44 posti in meno di cui 40 a tempo prolungato dei nidi a gestione diretta del Comune. La causa, una nuova regolamentazione del numero massimo di iscrizioni.
Secondo l’accordo sindacale del 3 maggio 2012, siglato tra il Comune e i sindacati Cigl Cisl e Uil e in base alla deliberazione votata a maggioranza il 10 maggio 2012, la città di Torino si impegnava a garantire il «mantenimento del modello di gestione pubblica dei servizi per l’infanzia resterà prevalentemente in misura superiore all’85% delle strutture». Eppure, con la determinazione del 19 marzo 2014 la Giunta Comunale pare abbia approvato delle modifiche al numero dei posti nei nidi d’infanzia comunali per l’anno educativo 2014-2015 rispetto a quello corrente.
Di conseguenza, ad oggi sono 40 gli asili nido a gestione diretta.
Tra quelli passati invece da un appalto ad una gestione in concessione troviamo gli asili nido di via Balbo, di via Fontanesi, via Ferrari, via Gioberti e via Fossano. Stessa cosa per il nido Denis prima gestito da un Ipab, “istituto pubblico di assistenza e beneficienza” e per il nuovo nido sorto da poco in corso Bramante, tutti dati in concessione per un totale di ben 16 asili nido.
I consiglieri regionali Chiara Appendino e Vittorio Bertola del Movimento Cinque Stelle, discutono l’interpellanza al riguardo in Sala Rossa per far luce sulla questione e anche di chiarire altri aspetti poco chiari come ad esempio perché l’asilo comunale di Strada Castello di Mirafiori non accetti più iscrizioni e pare essere frequentato solo da bambini dell’ultimo anno e perché quello di via Fontanesi non accetterà più iscrizioni.
I grillini chiedono dunque al sindaco Piero Fassino e l’assessore all’Istruzione Mariagrazia Pellerino, di far chiarezza spiegando in che modo le istituzioni pensano di mantenere l’accordo del 2012, nel quale si garantiva ai cittadini il prezioso 85% della gestione delle strutture.
Si prevede comunque un settembre 2014 tutt’altro che facile per tutti quei genitori che anche quest’anno dovranno ingegnarsi per trovare una soluzione alternativa agli asili nido, ripiegando magari su quelli privati o per i più fortunati chiedendo aiuto a parenti.

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