17.1 C
Torino
domenica, 8 Settembre 2024

Tff vs Festival del Cinema di Roma, Virzì: “Le star costano”

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Scoppia il caso diplomatico tra il Torino Film Festival e quello di Roma. I due eventi rivali da sempre, sono ai ferri corti.
A far traboccare il vaso ci ha pensato la consueta goccia lasciata cadere dal presidente del Tff Paolo Virzì sostenendo che gli illustrissimi che hanno sfilato sul red carpet romano sono stati pagati con soldi pubblici.
Veloce come un fulmine è giunta la risposta di Paolo Ferrari, presidente della kermesse nella Capitale: «Come nei maggiori festival internazionali, anche a Roma attori e registi vengono per presentare il loro lavoro e beneficiano solo di ospitalità. Non è previsto alcun compenso e questa è sempre stata la nostra policy. In un momento di crisi come l’attuale, la sola idea che si possano spendere per un compenso a una star è impensabile».
Ma Virzì non se l’è tenuta. E subito ha ribattuto: «La mia era la constatazione di un dato di fatto: se si invitano ad un Festival grandi star, la loro presenza rappresenta un costo. Mai parlato di compensi».
Insomma il clima è teso. Ma bisogna in qualche modo cercare di mettervi una toppa. E a fare il primo passo è proprio colui che aveva iniziato la disputa, il regista di “Ovosodo” e “Caterina va in città”: «Un certo calibro di superstar hollywoodiane comportano dei costi inaffrontabili per un festival come il nostro».
«Nessun distributore italiano – continua – è più disposto ad investimenti di promozione di questa portata, e tanto meno i produttori Usa intendono investire budget importanti nel lancio di un film in Italia attraverso un festival. Di conseguenza tocca al festival stesso caricarsi di una parte importante di queste spese. E quindi ho invitato i signori del consiglio comunale torinese a guardar con più attenzione Scarlett Johansson o George Clooney quando sfilano sul tappeto rosso, perché devono sapere che stanno sfilando un mucchio di soldi, e che spesso quei soldi vengono dal budget di un festival, il cui grosso delle risorse è in genere, come sappiamo tutti, di origine pubblica».
«Per quanto riguarda il festival di Roma – evidenzia – non ho mai, neanche per scherzo, usato la parola “flop”. Non ho fatto proprio accenno alla riuscita o meno di quel festival, nonostante sollecitato in questo senso dai cronisti evidentemente desiderosi di appiccare il fuoco di polemicucce che mi son venute a noia già prima d’esser cominciate, limitandomi ad illustrare il programma del festival di Torino che inaugureremo venerdì prossimo».

 © RIPRODUZIONE RISERVATA

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano