Sale la tensione in Val di Susa, dove il Movimento No Tav in occasione della ripartenza dei lavori di allargamento del cantiere della Torino-Lione ha ripreso la lotta.
Gli attivisti, circa un centinaio, si sono dati appuntamento alle 18 per raggiungere il presidio dei Mulini del torrente Clarea, ma la strada è stata interrotta da un jersey dopo un’ordinanza firmata nella notte dal Prefetto che rendeva off limits la zona.
Il presidio è rimasto all’interno della zona per oltre 24 ore e i No Tav partiti da Giaglione per portare i viveri ai compagni hanno dovuto percorrere i sentieri. Qui il lancio di lacrimogeni da parte delle Forze dell’Ordine, mentre un gruppo è riuscito a raggiungere il presidio accolto dai cori.
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