«L’emendamento che presenta il governo al decreto legge Enti Locali, che concede ai Comuni la possibilità di aumentare l’aliquota della Tasi allo scopo esclusivo di incrementare le detrazioni per le famiglie e i ceti più deboli, non risolve il nodo del minor gettito che i Comuni avranno rispetto all’Imu». Sono queste le parole con cui Piero Fassino, sindaco di Torino e presidente dell’Anci, ha accolto la “gentile concessione” del governo di passare la patata bollente di decidere l’ammontare della tassa che ha sostituito l’Imu.
«Certamente – ha aggiunto Fassino – l’emendamento va nella direzione giusta ma soltanto al 50%. Infatti, se la flessibilità sull’aliquota è finalizzata soltanto alla copertura delle detrazioni, non risolve il problema del minor gettito sulla prima casa».
«Quindi al governo e al parlamento chiediamo – ha quindi concluso – di dirci come intendono affrontare questo problema».
Il primo cittadino ha poi annunciato che nella sua agenda ci sarà un incontro con il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, quello delle Autonomie Locali Graziano Delrio e il ministro dello Sviluppo Economico Fabrizio Saccomanni «per confrontarci sulle proposte del governo e in particolare sull’emendamento annunciato».
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