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mercoledì, 23 Ottobre 2024

Tamponi rapidi a 25 euro nelle farmacie piemontesi

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Tamponi rapidi a 25 euro. E’ il costo calmierato stabilito dalla Regione Piemonte per le farmacie che vorranno convenzionarsi. L’intesa tra Regione Piemonte, Federfarma e Assofarma è stata raggiunta oggi e lo ha annunciato l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi, precisando che il costo salir a 30 euro se effettuato in presenza di un medico. 

Il problema di un prezzo più conveniente per i tamponi era stato sollevato dal consigliere dei Moderati Silvio Magliano che in un’interpellanza aveva osservato come il green pass introducesse la necessità di un costo più basso per il test di diagnosi. 

Tamponi rapidi a 25 euro e estensione del progetto “Scuola sicura”


L’assessore Icardi ha inoltre affermato la volontà della Regione di estendere anche alle scuole superiori il progetto “Scuola sicura”, avviato in Piemonte tra gli studenti di seconda e terza media, come richiesto nell’interrogazione odierna del capogruppo dei Moderati.
“Il progetto, che prevede uno screening su base volontaria con cadenza mensile, si propone di prevenire i focolai, data la presenza in quelle fasce di età di molti asintomatici”, ha spiegato Magliano nella sua interrogazione, sottolineando che l’effettuazione dei tamponi solo negli hotspot delle Asl non ha finora aiutato lo sviluppo del progetto. “Chiedo all’assessore di estenderlo agli studenti delle scuole superiori, per consentire un più efficace monitoraggio di quelle fasce di età, sensibilizzandoli anche sull’importanza delle misure di sicurezza come l’uso delle mascherine e il distanziamento”.
Icardi ha precisato che l’assessorato sta “verificando la possibilità dello screening per ‘Scuola sicura’ nelle farmacie, con un intervento della Regione per ridurne i costi, in modo da rendere tutta la pratica più appetibile sia da un punto di vista logistico, data la vicinanza delle farmacie a ogni famiglia, sia dal punto di vista economico”.

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