Dietro al suicidio dell’uomo di 43 anni che si è lanciato dal decimo piano di un palazzo di corso Sebastopoli 247, non ci sarebbe la disperazione figlia della cassa integrazione.
Alla base dell’estremo gesto del padre di due figli ci sarebbero invece problemi di salute, secondo quanto riferito da un’amica di famiglia, che lo avrebbero portato a soffrire di una forte depressione. In un primo momento però, si era pensato che ci si trovasse di fronte all’ennesima vittima della crisi, al punto che anche il sindaco di Torino Piero Fassino e il candidato alle Regionali di centrosinistra Sergio Chiamparino avevano espresso in un comunicato parole di cordoglio nei confronti dell’uomo. Come detto invece, le ragioni sembrano essere legate ad una brutta malattia che aveva debilitato fisicamente l’uomo fino a spingerlo al suicidio.
Vanno comunque avanti le indagini dei carabinieri per maggiori chiarimenti.
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