Continua l’occupazione del Liceo Artistico-Musicale Aldo Passoni. Gli studenti erano scesi in piazza con i loro strumenti diverse volte. Prima davanti al Palazzo della Regione Piemonte e poi a Palazzo Cisterna dove avevano avuto un incontro con il responsabile della programmazione scolastica, Arturo Faggio.
Promesse su promesse per trovare una soluzione a spazi che non ci sono, a lezioni seguite in condizioni proibitive, a scelte sbagliate prese a cui ora bisogna rimediare. E l’unica alternativa pare essere quella di traferire il Liceo Musicale in un altro istituto: il papabile sarebbe il Liceo Classico Cavour.
Ma gli studenti non ci stanno ad abbandonare i loro spazi, a doverci rimettere loro per le decisioni dei piani alti, che quando l’avventura del Liceo Musicale era partita si erano presi il vanto di questo progetto all’avanguardia. Ora a tre anni dal taglio del nastro non ci sono gli spazi e a pagare sono, come sempre, gli studenti.
I ragazzi hanno così deciso, due giorni fa, di riprendersi i loro spazi, e di occupare il loro istituto «per denunciare ancora una volta le problematiche della scuola pubblica».
«Come tutti sappiamo i fatiscenti istituti scolastici ospitano nella maggior parte dei casi un quantitativo di studenti superiore alla loro capacità – spiegano – e, come se non bastasse, queste medesime strutture risentono di forti problemi strutturali».
«Abbiamo deciso di prendere posizione – continuano – e di ribadire, ancora una volta, la nostra contrarietà a questo sistema scolastico non solo ormai impoverito da riforme e provvedimenti ma, addirittura, pericoloso».
Ora l’appuntamento è per venerdì 29 quando ci sarà un’assemblea con l’intento di evidenziare le problematiche, che sono costretti a vivere gli studenti, e di «allargare la protesta a livello cittadino».
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