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martedì, 22 Ottobre 2024

A Torino torna il grande nuoto: Francesco Di Lecce convocato per gli Europei

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Il grande nuoto torinese potrebbe avere un nuovo volto. E’ quello di Francesco Di Lecce, ranista di Moncalieri, classe 1991, tesserato per la società Rari Nantes Torino. E’ per lui che, dopo tanta fatica, è arrivata la chiamata del tecnico della Nazionale Cesare Butini per gli Europei in vasca corta di Herning, in Danimarca, che si svolgeranno tra il 12 e il 15 dicembre. Una convocazione agognata, sudata, cercata, che non è solo una soddisfazione personale, dal momento che è la prima volta di Francesco in una Nazionale assoluta, ma che rappresenta il primo passo che potrebbe portare il capoluogo subalpino di ritorno tra le corsie che contano.
Sì, perché dopo una stagione particolarmente felice iniziata nei primissimi anni Duemila con gli stileliberisti Federico Cappellazzo e Andrea Beccari (compagni di staffetta di Massimiliano Rosolino e Emiliano Brembilla nella 4 per 200 stile libero), la fondista Laura La Piana, il mistista Nicola Febbraro e il ranista Loris Facci, medaglia di bronzo ai Mondiali di Melbourne del 2007, sotto la Mole di risultati internazionali nell’acqua clorata non se n’è più sentito parlare.
«Sono molto contento – afferma, emozionato, Di Lecce – non vedo l’ora di gareggiare ad alto livello e spero che questo sia solo un punto di partenza per la mia carriera». Schivo, riservato, in quanto a grinta sembra però non aver niente da invidiare a colleghi dell’Italnuoto più affermati. «Il mio obiettivo è arrivare alle Olimpiadi di Rio del 2016 – continua – ma non paragonatemi a Facci: anche se era un ranista della Rari Nantes come me, le nostre storie sono diverse. Lui ha avuto una grande carriera, io devo ancora fare tutto».
Ancora una decina di giorni di allenamento e poi Francesco partirà per la Danimarca assieme ai 33 compagni Azzurri, guidati dalla sempreverde Federica Pellegrini. Per ora, a giochi ancora tutti da fare, ringrazia l’allenatore Andrea Grassini: «Questa convocazione la devo in gran parte anche a lui: è un bravo tecnico e ha saputo motivarmi anche a livello umano».

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