Per il momento non parla Dorotea De Pippo, l’ex colf della famiglia Allione, massacrata in una villetta di Caselle Torinese dal suo convivente Guido Palmieri. Da quando è in stato di fermo ha solo negato di c’entrare qualcosa con l’omicidio di Claudio Allione, della moglie Maria Angela Grego e dell’anziana Emilia Campo Dall’Orto, madre di lei. Ma a incastrare Dorotea De Pippo non sono solo le parole di Palmieri, che se fin dall’inizio si è addossato tutte le colpe, ora sostiene che c’entra anche la sua compagna.
Infatti a carico alla De Pippo, oltre alle telefonate rimaste registrate sul telefonino, partite al cellulare dell’ex convivente la notte della strage, ci sarebbe quel traffico da tre bancomat scomparsi dalla villetta di via Ferrari 13 e utilizzati dopo la tragedia. Resta fredda Dorotea, forte, e non sembra cedere, nonostante gli inquirenti insistano nel fatto che i due si siano lasciati per finta e che lei sia la vera mente della strage. Intanto Caselle s’interroga per il nuovo colpo di scena, anche se la convinzione è che veramente si sia ad un passo della verità.
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