Possono cambiare il nome e indossare candide camicie e fingersi moderati. Ma quel braccio teso durante l’inno italiano, quel vergognoso saluto romano non fa altro che rimarcare il fatto che il fascismo non è mai morto.
I giovani del Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano. Quella destra che vorrebbe esser democratica, europea e ,come detto, moderata, nel corso della convention a Pesaro del 18 e 19 gennaio si sono lasciati andare durante l’inno italiano, (come dimostra il filmato che pubblichiamo tratto dal sito Noi Roma.Tv) ai nostalgici saluti romani.
Come se fossero i camerati di Avanguardia Nazionale, Ordine Nuovo o avessero fatto risorgere dalle ceneri il Fronte della Gioventù, i balilla di Alfano rispolverano il vergognoso simbolo.
Manca solo al loro repertorio: ”Contro il sistema la gioventù si scaglia…”, con tanto di finale a base di “Boia chi molla” e “Me ne frego” e il quadro sarebbe completo.
Queste immagini, che sicuramente verranno bollate domani come goliardata o sbaglio, restino nelle menti di chi oggi si dichiara antifascista e con i fascisti vuole ancora trattare.
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