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sabato, 27 Luglio 2024

Stefano Lo Russo: “Il Pd per una Città in salute”

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Rosanna Caraci
Rosanna Caraci
Giornalista. Si affaccia alla professione nel ’90 nell’emittenza locale e ci resta per quasi vent’anni, segue la cronaca e la politica che presto diventa la sua passione. Prima collaboratrice del deputato Raffaele Costa, poi dell’on. Umberto D’Ottavio. Scrive romanzi, uno dei quali “La Fame di Bianca Neve”.

Quattro temi per una città competitiva e moderna. Il ciclo di incontri “Torino al futuro, dall’ascolto al progetto” organizzato dal Gruppo consiliare del Partito Democratico della Città, inizia dalla sanità con il seminario “La Città in salute: trasformazioni possibili”. Appuntamento per sabato, 30 novembre, alle 9,30 nella sala del Copernico Torino, in Corso Valdocco.

Stefano Lo Russo, capogrupppo Pd in Comune a Torino, sottolinea il grande sforzo, l’impegno e anche le attese per il grande lavoro che ci si appresta a realizzare.

«Iniziamo il ciclo parlando di sanità, poi a fine gennaio affronteremo il tema della lotta alle disuguaglianze e alla povertà, a marzo parleremo di sicurezza e concluderemo col tema del lavoro. Questi sono gli argomenti sui quali è essenziale segnare il punto..»

Perché pensare a un nuovo progetto per la città?

Oggi è giunto il momento di ricostruire un po’ i fondamentali per una nuova fase di sviluppo di Torino che deve essere di nuovo rilanciata. Questa Città ha vissuto una straordinaria fase di elaborazione sul suo futuro alla fine della prima repubblica, quando vinse Castellani. In quegli anni furono rivisitati gli assi di sviluppo di Torino, che portarono al primo piano strategico. Fu un grande strumento di azione politica, un patto civico, che mise insieme amministrazione comunale e stakeholder.

Fu anche occasione di fare una politica nuova?

La politica fu capace di interpretare in modo virtuoso quanto espresso dalla società civile. Quella fu una fase positiva, un terreno per collaborare alla trasformazione fisica ma anche culturale e sociale di Torino che hanno vissuto il lancio e lo sviluppo di una nuova stagione di sviluppo e crescita. Fase la cui spinta propulsiva si è conclusa ampiamente, come era naturale che accadesse.

Poi è arrivata l’amministrazione a Cinque Stelle.

Con Appendino quella crisi strutturale della Città si è palesata con tutta la sua profondità.

Ora è tempo di una nuova visione, ma come costruirla?

La sfida è quella di avviare una nuova fase, un pensiero e una visione nuova, un progetto per la Città. Dal progetto deriverà un programma elettorale e con questo progetto presentarsi pronti all’appuntamento del 2021. Un progetto omogeneo nelle sue direttrici, di area metropolitana, realistico, credibile ma anche visionario e proiettato al futuro. Una bella sfida non solo per il PD ma per tutti quelli che credono al futuro di Torino e non vogliono arrendersi ad una prospettiva di isolamento fisico e decrescita infelice che è quella teorizzata, e purtroppo praticata, dai Cinque Stelle.

Da dove nasce l’idea dei seminari?

La Federazione di Torino del PD nello scorso settembre ha pensato di tematizzare la Festa de L’Unità Metropolitana, dedicando forum ogni giorno a tematiche profondamente sentite dalla Città: sono emerse necessità e voglia di partecipazione e confronto, idee. I seminari di approfondimento promossi dal Gruppo consiliare vogliono essere un contributo ai contenuti di questo disegno.

Cosa avverrà sabato?

Il format dell’evento sarà uguale per tutti gli incontri. Prevede due relazioni introduttive che verranno svolte per inquadrare la città rispetto al tema. Interverranno il direttore di presidio delle Molinette Antonio Scarmozzino, sul tema Obiettivo Sanità, come stanno i torinesi. Ci sarà Carlo Alberto Barbieri, presidente INU Piemonte e Vallle d’Aosta, che farà un focus puntuale sul Parco della Salute e su quali cambiamenti comporterà sul territorio. Seguirà una tavola rotonda nella quale si confronteranno Stefano Geuna, rettore dell’università di Torino, Guido Saracco, rettore del Politecnico, Ezio Ghigo, che ha diretto la Scuola di Medicina e che oggi è direttore della diabetologia, endocrinologia della Città della Salute,ci sarà il direttore generale del Mauriziano Maurizio Dall’acqua e Mauro Salizzoni, vice presidente del consiglio regionale, che rappresenta non solo la grande statura del medico che conosciamo ma l’istituzione regionale che gioca una partita essenziale in questo progetto.

C’è autentica consapevolezza di quanto le politiche per la salute siano responsabilità di tutti? A volte si crede il tema sanitario a solo appannaggio del Governo centrale.

Proprio per questo l’incontro ha anche uno scopo formativo. Talvolta i cittadini non hanno gli elementi di valutazione e chi si occupa di amministrazione parla senza conoscere in modo approfondito le cose. C’è un tema che è importante, quello su come la salute, la sanità si relazionano con le esigenze del territorio, dei bisogni dei cittadini che cambiano al cambiare della città. Temi importanti come la domiciliarità ospedaliera, l’integrazione con le funzioni sociosanitarie, anche a fronte di un tessuto demografico che sta cambiando. Torino è sempre più anziana, e fragile. Ma anche un’occasione, e il Parco della Salute è anche questo, per dare impulso alla trasformazione territoriale e all’integrazione delle funzioni di ricerca biomedica e ingegneristica universitarie con il tessuto produttivo.

Cosa resterà dell’incontro di sabato, e di quelli che farete, al termine?

Dei seminari produrremo gli atti che saranno divulgati. Saranno il contributo che il gruppo consiliare darà al forum che nel Partito Democratico si sta occupando di quel tema. L’obiettivo dei seminari è quello di dare elementi al progetto più articolato sul quale si sta lavorando per presentarci alla Città per la grande corsa amministrativa del 2021.

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