di Moreno D’Angelo
Le principali stazioni italiane saranno più sicure. Dopo la stazione di Roma Termini anche gli uffici della Polizia ferroviaria di Torino, (ed altre città italiane tra cui Milano, Venezia, Napoli, Bologna), verranno riforniti di defibrillatori automatici per uso esterno (Dae). Per realizzare l’importante servizio ben 600 operatori della Polfer, polizia ferroviaria, saranno coinvolti in specifici percorsi formativi per poter intervenire nel salvare persone colpite da infarto.
L’azione è frutto dell’intesa tra Anmco, Associazione Nazionale dei medici cardiologi ospedalieri e Ansf, Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e Polfer.
Nel presentare l’iniziativa è stato ricordato come in questi ultimi cinque anni il personale delle stazioni abbia salvato già otto persone grazie al defibrillatore. La distribuzione di sessanta di questi preziosi dispositivi medici nei luoghi con maggiore affluenza di passeggeri migliorerà le generali condizioni di sicurezza coinvolgendo ben 600 agenti di polizia nel servizio. Sull’impegno per garantire nei tempi più rapidi l’attivazione del servizio e dei relativi piani formativi si è espresso il direttore del Servizio della Polfer Claudio Caroselli.
Sono 295 i defibrillatori in uso in tutta Italia dalla Polizia di Stato, presenti in 178 uffici con 4.100 operatori formati all’utilizzo. A questi ora si aggiunge il progetto di distribuzione strutturata dei Dae nelle stazioni ferroviarie, che prevede anche l’assistenza tecnica dei dispositivi.
Nei corsi di formazione e nella consulenza scientifica è direttamente coinvolto uno staff di medici cardiologi ospedalieri. «Sono allo studio piani di intervento nel caso l’emergenza si verifichi su treni al alta velocità» ha spiegato Amedeo Gargiulo direttore dell’Ansf. Il servizio si ritiene sarà anche valido per i tanti disoccupati spesso in coda per il rinnovo dei loro tesserini di viabilità e per i senza fissa dimora.