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mercoledì, 23 Ottobre 2024

Stati Uniti d'Europa? (oggi volo alto)

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Redazione
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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Per i nati negli anni Sessanta e Settanta non si discuteva se sarebbero nati gli Stati Uniti d’Europa, ma solo quando e come (il tutto lo riconosco non immune talvolta da una certa retorica, ma sul tema i dissensi erano rari).
Dopo la nascita dell’Euro il percorso pareva “a metà dell’opera”. La tremenda crisi del 2008 ha probabilmente spazzato via il progetto dall’agenda politica europea. Crisi che si è trasformata nell’attuale “Era dell’incertezza” europea.
Personalmente credo ancora che il punto di arrivo siano gli Stati Uniti d’Europa.
Citerò solo due motivazioni.
Motivazione Ragione storica-economica
Come illustrava in modo magistrale il già viceministro dell’Economia Enrico Morando alla Festa dell’Unità la socialdemocrazia ha potuto “gestire” lo sviluppo capitalistico dal 1950 al 1980 perché in grado di operare sulle forza dell’economia e del mercato (che avevano un “raggio di azione” prevalentemente nazionale). Con la globalizzazione l’unica possibilità per le democrazie e gli Stati di poter “gestire” la forza innovatrice e spesso distruttiva della crescita economica è porsi su un livello “continentale” e cooperare con altri player di pari livello. (Morando ricorda l’economista austriaco Joseph Schumpeter e la sua “energia distruttiva del capitalismo”, che crea ricchezza ma anche distrugge e sovverte)
Motivazione geoeconomica
Solo un vero Stato Europeo è in grado di gestire/regolare la competizione regionale locale in modo proficuo e con il minore spreco di energie
Ovviamente ciò significherebbe un progetto in cui, a livello istituzionale, il parlamento Europeo completasse il suo percorso di “crescita”, il Presidente della Commissione fosse nominato dal Parlamento, e il ruolo/potere del Consiglio Europeo e del Consiglio dell’Unione europea. Con partiti “europei” e con politiche “federali” decise dal Parlamento.
Quale è la posizione del Partito Democratico anche in vista delle Elezioni europee ? Se decidessimo di non “inseguire” i pentaleghisti sui temi “sfascisti” potrebbe esserci un progetto “ambizioso” dal titolo “costruire (per davvero) l’Europa democratica” ? In cui rilanciare e porre come obiettivo appunto la creazione degli Stati Uniti d’Europa ? Molti italiani ad oggi sono convinti che l’Europa cosi’ come è non funziona. Un progetto alternativo allo “sfasciare”, un progetto che prevede un’Europa molto più forte ma anche molto più vicina ai cittadini, non potrebbe essere la strada giusta per riavvicinare all’Europa molti italiani ?

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