La famiglia di Sofia De Barros, la bambina simbolo di chi credeva nella cura Stamina ha chiesto alla Procura di Torino il dissequestro delle provette delle cellule staminali. L’istanza è stata presentata al Tribunale del Riesame del capoluogo piemontese. Oltre ai familiari della piccola De Barros anche altre famiglie di bambini affetti da malattie rare hanno fatto la stessa richiesta. Inoltre sono stati presentati due querele alla Procura di Brescia contro gli Spedali Civili di Brescia per il «mancato rispetto dell’ordinanza del tribunale di Livorno, che impone la continuazione della terapia».
L’azione degli avvocati della famiglia De Barros non è, come hanno specificato una difesa al metodo Stamina di Davide Vannoni, ma un’iniziativa per censurare il sequestro preventivo, voluto dal pubblico ministero Raffaele Guariniello.