“La sindaca Appendino pronta a mettere in vetrina un altro gioiello di famiglia”. L’incipit di quanto pubblicato da alcuni giornali sulla cessione da parte del Comune del 30% delle quote della Soris, società di riscossione, che ha avuto il lasciapassare dalla Giunta pentastellata, avrebbe potuto far pensare ad una mera operazione per fare cassa per migliorare un dissestato bilancio.
Ma le cose non stanno proprio così. L’operazione, rientra nel progetto di trasformazione della società di riscossione, controllata al 90% dal Comune di Torino, in un nuovo soggetto a valenza regionale.
Il 30% di quote in cessione non rappresentano quindi un’operazione per far cassa, vendendo quello che a tutti gli effetti si tratta di un gioiello di famiglia (visto l’ottima salute finanziaria di cui gode Soris), ma un discorso strettamente vincolato ad un piano di riposizionamento di questo ente, già da tempo in discussione. La delibera della Giunta pentastellata, che ha dato il via all’operazione, specifica chiaramente che la vendita riguarda solo soggetti pubblici, ovvero Regione Piemonte, altri Comuni o soggetti consortili della realtà piemontese.
Nel dettaglio ad oggi è stato deliberato l’ingresso del Comune di San Mauro , del Comune di Grugliasco e di un incremento della quota di Regione Piemonte.
Sulla questione abbiamo raccolto l’opinione di Vittorino Bombonato, Presidente di SORIS,: “Il progetto avviato da qualche tempo prevede, fermo restando il ruolo centrale del Comune di Torino che continuerà a mantenere una partecipazione di controllo, l’evoluzione delle attività della Società verso una platea più ampia di soggetti, fermo restando il mantenimento dello status di società totalmente pubblica. Obiettivo è fornire agli azionisti ed ai cittadini servizi di riscossione più efficaci e efficienti sfruttando al meglio le professionalità presenti all’interno della Società. In tale ottica rientrano i consistenti investimenti effettuati nel sistema informatico per consentire la messa a disposizione dei cittadini strumenti in linea con l’evoluzione digitale dei sistemi. Ritengo opportuno sottolineare che la “SORIS regionale” rappresenterà una importante opportunità per le risorse umane della Società in relazione all’ampliamento della clientela e alla possibilità di valorizzare e sviluppare le proprie competenze attraverso una cultura organizzativa di leadership diffusa ed innovativa”.