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domenica, 8 Settembre 2024

Smat e Olivetti insieme per monitorare i consumi idrici con la nuova tecnologia cellulare NB-IoT

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

I dati dei consumi idrici d’ora in poi passeranno dalla rete mobile. Infatti, Smat e Olivetti, polo digitale del gruppo Tim, hanno siglato un accordo che prevede per la prima volta in Italia l’utilizzo della nuova tecnologia cellulare NB-IoT (Narrow Band Internet of Things) per la connessione dei contatori dell’acqua difficili da raggiungere con le tecnologie radio mobili oggi dosponibili.
Il progetto, realizzato con la collaborazione di Huawei, si basa su alcuni degli aspetti caratteristici delle future rete 5G, permettendo un notevole risparmio dei consumi di batteria dei dispositivi, significativi incrementi di copertura rispetto alle reti esistenti, semplificazione e relativa riduzione di costo dei terminali e sicurezza intrinseca delle reti cellulari basate su spettro licenziato.
Dalla partnership tra Olivetti e Smat è dunque possibile applicare la nuova tecnologia cellulare ai servizi idrici e creare sinergie nella messa a punto di nuove piattaforme IT e nuovi processi operativi che rendano fattibile il monitoraggio reale dei consumi. Con vantaggi non trascurabili come quello di avere una gestione più efficiente delle reti e una gestione più trasparente anche nei confronti dell’utente che grazie a questa tecnologia diventa più responsabile dei consumi.
«Nell’ambito dell’innovazione tecnologica una parte delle attività, sviluppate all’interno del nostro Centro Ricerche, è volta alla messa a punto di “sistemi intelligenti” in grado di fornire indicazioni in tempo reale alla stazione di telecontrollo “avanzato” in grado di monitorare le portate idriche immesse nelle reti ed elaborare una previsione delle richieste di acqua nelle ore successive. La collaborazione con Olivetti, pertanto, costituisce un ulteriore tassello allo sviluppo di queste attività che hanno come ricaduta un miglioramento del servizio per l’utenza» ha commentato l’amministratore delegato di Smat, Paolo Romano.
Primo step di questa collaborazione sarà dunque individuare i siti “problematici”, cioè quelle con una scarsa raggiungibilità radio dei contatori e dei punti di monitoraggio delle reti di adduzione e distribuzione dell’acqua sui quali installare i dispositivi dotati della nuova tecnologia cellulare. Poi si dovrà raccogliere i dati prestazionali tramite connettività einformazioni utili a intraprendere le necessarie azioni operative. Uno dei vantaggi sarà costituito dalla limitazione del numero di interventi a scopo manutentivo nei siti indicati.
«Insieme a SMAT stiamo proseguendo il percorso ormai intrapreso da tempo che consente alle aziende di ogni settore di accelerare con successo nell’adozione dell’IoT. La nuova tecnologia NB-IoT, che si affianca alle numerose tecnologie wireless già utilizzate in ambito cellular o capillary, avrà presto una copertura nazionale; pertanto consentiremo ai nostri clienti di portare i servizi IoT sul mercato più rapidamente, con la garanzia dell’affidabilità delle reti e piattaforme che il gruppo TIM e Olivetti hanno messo a disposizione dei clienti» ha specificato Mario Polosa, direttore Marketing IoT di Olivetti.

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