Il Tribunale Militare di Verona ha condannato un appuntato scelto del Comando provinciale dei Carabinieri di Verbania ad un anno e tre mesi di reclusione militare, con la pena accessoria della rimozione ma con la negazione della sospensione condizionale. Il sottufficiale è stato accusato di “simulazione d’infermità aggravata e continuata, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso che, al fine di sottrarsi all’obbligo del servizio militare volontariamente assunto, forniva alle autorità sanitarie militari che lo hanno sottoposto a visita dall’ottobre 2012 al febbraio 2013 false versioni sulle proprie condizioni di salute, simulando un’infermità inesistente o più grave di quella realmente sofferta”.
Un immotivato e ricercato assenteismo. Il militare di fronte all’ufficiale medico si è sempre presentato mostrando un’evidente zoppia (mai migliorata nell’arco della convalescenza) e lamentando una sintomatologia riferibile ad una presunta lesione nervosa alla caviglia, con dolore e insensibilità, aggiungendo perciò di non essere in grado di lavorare, così ottenendo un periodo di convalescenza dal 23 ottobre 2012 al 6 marzo 2013. Una bella vacanza per l’appuntato, che però nello stesso periodo non si è risparmiato dal tenere un’intensa attività sciistica a livello agonistico, non solo impegnandosi negli allenamenti ma anche partecipando ad una decina di competizioni.