20.4 C
Torino
sabato, 27 Luglio 2024

Sandretto, licenziamenti operativi e chiusura alle porte. Bellono: “Vicenda scandalosa”

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

di Bernardo Basilici Menini

Dopo una dura lotta e un lungo braccio di ferro, finisce nel peggiore dei modi la vicenda della Sandretto di Pont Canavese. I licenziamenti sono diventati operativi stamattina e i 124 operai sono fuori. A niente è servito l’intervento della Regione Piemonte, che aveva chiesto di sospendere i licenziamenti fino a che il Tribunale di Ivrea non si fosse pronunciato: l’azienda ha rimandato la proposta al mittente. Il prossimo passo è quello della chiusura e dello smantellamento dell’impianto, anche se la Fiom-Cgil di Ivrea ha dichiarato che continuerà a dare battaglia.

Sulla notizia è intervenuto Federico Bellono, segretario della Fiom-Cgil di Torino: «Siamo di fronte a una vicenda scandalosa, anche perché è aperto un contenzioso in tribunale ed è incredibile che l’azienda non abbia accolto l’appello nostro e delle istituzioni per sospendere il licenziamento in attesa che la giustizia si esprima. L’unico interesse immediato che ha l’azienda è quello di disfarsi dei lavoratori».

Secondo Bellono questo epilogo era scritto nel dna dell’azienda sin dall’ultimo passaggio di proprietà: «Purtroppo il loro comportamento è coerente con quello che l’azienda ha fatto negli ultimi mesi. Già quando è subentrata la nuova proprietà le istituzioni avrebbero dovuto approfondire meglio le intenzioni e i piani industriali. Quasi da subito noi abbiamo evidenziato che molto probabilmente eravamo di fronte a una vicenda destinata a concludersi drammaticamente: chi ha acquisito la Sandretto ha smesso quasi subito di volerla davvero rilanciare».

Adesso si deve pensare a salvare il salvabile «la priorità è quella di tutelare al meglio il lavoratori e su questo terreno la Regione dovrebbe essere presente».

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano