Ventenni furono chiamati dopo l’8 settembre 1943 a decidere da che parte stare. Lo fecero con forza e coraggio. Oggi, chi ancora è qui per poterlo raccontare, non solo si spende perché la memoria non venga cancellata, ma lancia un appello, soprattutto rivolto ai giovani: ritroviamo tutti insieme la voglia e la volontà di riprendere il cammino tracciato da chi non esitò a schierarsi in tempi lontani.
Ad allarmarli è il clima di indifferenza, egoismo, timori, intolleranza e la rimozione della memoria. Chiedono a loro e tutti noi di scendere in piazza, fianco a fianco, per reagire prima che sia troppo tardi. Insieme a “Mai più fascismi” il Partito Democratico aderisce a questo appello.
Saremo presenti il 20 ottobre alle 16 in piazza Palazzo di Città a Torino. Ci saremo anche perché le recenti elezioni in Baviera ci hanno consegnato una grande lezione: quando l’attacco si fa radicale anche la risposta deve farsi radicale.
E allora avanti con la “difesa della democrazia”, “con l’apertura verso l’Europa”, avanti con il “fare politica con umanità e cuore” per promuovere una contrapposizione vera e decisa alla deriva autoritaria e anti-immigrazione. Non dobbiamo avere paura di dirci umani. non dobbiamo avere paura di dirci antifascisti.
Non dobbiamo avere paura di dire che abbiamo paura. Già, perché oggi abbiamo paura. Abbiamo paura di chi vuole difendere i “sacri confini”, di chi in pochi mesi ha sdoganato parole orribili, paura di chi sta provando a farci fare salti indietro. Abbiamo paura di sentirci soli e paralizzati e per questo dobbiamo reagire, farci sentire perché “a volte l’ignoranza fa paura ed il silenzio è uguale a morte”.
E allora proviamoci, proviamo a mettere in atto una resistenza democratica, una rivoluzione democratica che sappia urlare a chi sembra ormai sordo ad ogni sprazzo di umanità, diciamo a tutti che non siamo pronti a rinunciare alle libertà fondamentali,di pensiero, di parola, di solidarietà. Non Siamo pronti a sacrificare la bellezza dei rapporti sociali, delle relazioni con l’altro, il rispetto delle istituzioni.
A questo tipo di rivoluzione non possiamo e non vogliamo rinunciare.
Ed è proprio questo che ci distingue, mettiamo avanti l’autenticità delle parole, delle intenzioni che nulla hanno a che fare con il chiacchiericcio infarcito di slogan fasulli.
Abbiamo paura, ma noi ci siamo e siamo tanti. Perché ai balconi noi preferiamo la piazza.
Scritto da Mimmo Carretta, consigliere comunale Pd a Torino e segretario metropolitano Pd