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sabato, 27 Luglio 2024

Rolando contro Montanari, salta la decartolarizzazione di Cavallerizza Reale

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La Cavallerizza non verrà decartolarizzata nel 2017 e non è nemmeno in previsione il riacquisto della parte del compendio ora di proprietà di Cassa Depositi e prestiti. Contrariamente da quanto annunciato dal Vice Sindaco Montanari il 19 dicembre 2016, oggi il titolare del Bilancio a Palazzo Civico ha respinto un emendamento della Consigliera di opposizione Eleonora Artesio, che chiedeva l’avvio dell’iter di decartolarizzazione ampiamente annunciato nei mesi scorsi e durante la campagna elettorale.

Sul tema si consolidano, dunque, due posizioni distinte all’interno della Giunta: la prima, quella di Montanari, più incline al dialogo con gli attuali occupanti e volta a favorire un utilizzo civico, la seconda – quella dell’assessore Rolando – più orientata al mercato. La distanza tra il titolare dell’Urbanistica e il titolare del Patrimonio sembra davvero incolmabile, soprattutto a leggere il resoconto stenografico del suo intervento in prima Circoscrizione del 12 aprile 2017 sul medesimo tema.

Al minuto 1.24 (ascolta qui) l’Assessore Rolando afferma:

Sulla Cavallerizza c’è un tema. La precedente Amministrazione ha patrimonializzato la Cavallerizza, cedendola in varie attività. Noi contiamo di ricomprare, se riusciamo, nel corso degli anni, la parte che è stata data a Cassa Depositi e Prestiti. Oppure, se non riusciremo a ricomprarla, di risolvere quel problema con il progetto sulla Cavallerizza che faremo, compatibile con quel disegno che era l’utilizzo degli esterni; qui Montanari vi può raccontare tutto, non io…
Però, il progetto è quello di coinvolgere appieno, ovviamente, il privato su questo tema – il privato o il pubblico, perché Cassa Depositi e Prestiti c’è e non è “privato” – e gli spazi esterni dedicarli a tutte quelle attività che sono state previste dal precedente “Masterplan” (così mi pare si chiami) e la parte interna, invece, utilizzarla per le attività che sono già state cedute con le cessioni: perché se uno cede un pezzo della Cavallerizza per fare un albergo a 5 Stelle, poi magari può riuscire a metterci dentro un pezzo dei collegi e delle residenze per gli studenti e quant’altro, ma questo è il progetto su cui sta lavorando la Giunta con tempi medio-lunghi.
Dico subito che i tempi medio-lunghi per realizzare le cose che questa Giunta vuol fare sono indispensabili perché noi, per poter avere la disponibilità delle risorse finanziarie e di Cassa che ci consentano di fare queste cose, dobbiamo per forza utilizzare appieno questo periodo.

Proviamo a riassumere e contestualizzare le dichiarazioni di Rolando:

  • La Giunta ha in programma di acquistare, negli anni, la parte di Cavallerizza ceduta dal Demanio a Cassa Depositi e Prestiti e mai stata precedentemente nella disponibilità della Città di Torino. Ovvero la parte immediatamente retrostante al Teatro Regio. Non si tratta – per intenderci – della decartolarizzazione della parte del compendio attualmente occupata.
  • Qualora la Città non riuscisse a ricomprare Cavallerizza da Cassa Depositi e Prestiti il progetto è quello di coinvolgere pienamente il privato andando a recuperare quanto proposto dal Masterplan della Giunta precedente.
  • Qualora Cassa Depositi e Prestiti dovesse realizzare un hotel a cinque stelle nell’area immediatamente adiacente al Teatro Regio, l’idea della Giunta è quella di compensare questo intervento andando a recuperare vocazioni pubbliche quali quella delle residenze per studenti universitari.
  • I tempi di realizzazione di qualsiasi progetto sulla Cavallerizza saranno lunghi e, in ogni caso, subordinati alle disponibilità economiche dell’Ente.

A questa ipotesi “turboliberista” si oppone la visione di Montanari, che di recente ha dichiarato a La Stampa: “Fra il 6 e il 13 maggio riuniremo attorno a un tavolo chi può mettere idee e capitali lì, in forma partecipata, decideremo come gestire il bene. Discuteremo cioè di come lasciare nella disponibilità pubblica questo bene senza escludere l’intervento dei privati“. Un atteggiamento più dialogante, dunque, ma che – e questa è una notizia – non esclude l’intervento dei privati.

Quale di queste due impostazioni risulterà vincente lo dirà il tempo. Intanto occorre osservare che, quando si sta per celebrare il primo compleanno della Giunta Appendino, non si registrano significativi passi avanti sul dossier Cavallerizza, anzi sembrano essere a rischio i fondi CIPE (torneremo presto su questo punto) da investire sul compendio come recentemente denunciato dalla sovrintendente Papotti e della direttrice del Polo Reale Pagella.

Di certo è necessario registrare la crescente difficoltà del vicesindaco Montanari che, a quanto risulta alla redazione di Nuovasocietà, non ha fatto mistero – con gli stessi occupanti – del suo disagio nei confronti delle recenti dichiarazioni di Rolando.

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