Flessibilità, pari opportunità e qualità. Sono queste le parole d’ordine per il servizio di ristorazione scolastica in epoca Covid per l’assessora all’Istruzione Antonietta Di Martino che ha precisato alla giunta come “Il servizio di ristorazione scolastica, stante la sua natura ausiliaria all’Istruzione, ha il rango di rilevante, inderogabile ed irrinunciabile interesse pubblico ed è ispirato alle esigenze educative e sociali, alla tutela della salute, dell’ambiente, della biodiversità ed alla promozione dello sviluppo sostenibile”.
Obiettivo durante la pandemia è “assicurare la regolare esecuzione del servizio di ristorazione scolastica e permettere a tutte le scuole di fruire del servizio in relazione alla situazione logistica di ciascun plesso”; “parità di opportunità e trattamento, imparzialità e non discriminazione nel garantire il servizio” e “riorganizzazione e monitoraggio continuo di tutti i processi e le fasi del servizio, adattandoli alla nuova situazione emergenziale
“Sono molto soddisfatta del risultato raggiunto dopo mesi di grande impegno -sottolinea Di Martino -. Abbiamo trovato soluzioni su misura adattandoci alle situazioni di ciascuna realtà scolastica senza tralasciare la qualità del servizio che è garantito in tutte le scuole della città”.
L’assessora ha anche precisato come proprio in seguito alle regole sanitarie per evitare il contagio da Coronavirus si è reso necessario un aumento delle ore di lavoro del personale e di conseguenza sono aumentati anche i costi: “Il significativo aumento del costo di erogazione del servizio (+ 25%) – prosegue Di Martino – sarà a carico del bilancio comunale e quindi della fiscalità generale e non graverà sulle famiglie”.
Venendo ai numeri sono 74 le scuole dell’infanzia, 109 le primarie e 34 le secondarie in cui è effettuato il servizio a cura del Comune.