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sabato, 27 Luglio 2024

Restano in carica i sottosegretari indagati

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Niente dimissioni per i sottosegretari indagati. A comunicare la decisione presa è il ministro per i Rapporti con il parlamento Maria Elena Boschi che spiega: «Il governo non chiede dimissioni di ministri o sottosegretari sulla base di un avviso di garanzia».
Il riferimento è a Francesca Barricciu, sottosegretario al ministero dei Beni Culturali, che è iscritta nel registro degli indagati per peculato in merito a presunte irregolarità nela distribuzione dei fondi ai gruppi consiliari quando era consigliere regionale del Pd in Sardegna. Oltre che a Del Basso De Caro, De Filippo, anche loro nei fascicoli della magistratura per presunti rimborsi irregolari e Bubbico ingato per abuso di ufficio.
Loro nei giorni scorsi non aveva accennato a possibili dimissioni nonostante lo scandalo e ora la linea è stata confermata anche dal ministro Boschi.
Scelta, però, che ha suscitato non poche polemiche sia all’interno del Pd con Rosi Bindi che si è schierata contro la decisione di mantenere incarica la Baricciu. Sia all’interno dell’opposizione che invece ha sottolineato come per l’esponente del Nuovo Centro Destra Antonio Gentile le cose siano andate differentemente. Infatti, il sottosegretario alle Infrastrutture ha lasciato l’incarico dopo le presunte pressioni sul quotidiano “L’ora della Calabria” perché non scrivesse che il figlio è sotto inchiesta.

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