Nessuna lettera d’addio. Solo due sms, per spiegare la sua decisione di farla finita.
Un quindicenne di Tonengo di Mazzè, nel Chivassese, si è impiccato nella tavernetta della abitazione dove viveva con la madre. Ed è proprio stata lei ha scoprire, ieri sera, che il figlio si era ucciso con una corda legata ad un gancio.
P.R., liceale di Ivrea, non era depresso. Chi lo conosceva parla di un giovane sempre allegro e pieno di vita.
Probabilmente alla base del gesto ci sarebbe una storia d’amore andata a male con una sua coetanea. E proprio a questa ragazza che sarebbe stato indirizzato uno degli ultimi sms: «Ti veglierò dall’alto» ha scritto P.R. prima d’impiccarsi.
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