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giovedì, 24 Ottobre 2024

“Questo governo isola l'Italia”. Cuperlo questa sera alla Festa de L'Unità di Torino

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Questa sera alle 21 Gianni Cuperlo salirà sul palco della Festa de L’Unità di Torino, in corso Grosseto 183, dove verrà intervistato dal giornalista Michele Ruggiero.
Un incontro che arriva poche ore dopo il J’accuse di Matteo Renzi, in cui l’ex segretario Dem, ospite alla Festa de L’Unità di Ravenna, mentre da una parte dice che bisogna finirla con le divisioni, dall’altra afferma di essere stato vittima del “fuoco amico”«Per due volte mi è stata fatta la guerra, sono stato colpito da fuoco amico, avete combattuto il Matteo sbagliato, i miei principali avversari erano quelli in casa, ora basta con le polemiche», ha affermato Renzi
Dunque è prevedibile che oggi a Torino Cuperlo torni sull’argomento, visto che tra lui e l’ex premier i rapporti non sono stati certamente idilliaci. Già, lui che non ha mai condiviso la battuta dell’ex premier «ora tocca a loro e pop-corn per tutti!», quando si insediò l’esecutivo grillino-leghista.
In tempi non sospetti proprio Cuperlo evidenziò i pericoli del governo M5s-Lega, come del resto ha fatto recentemente. «Questo è un governo pericoloso, dannoso, perché isola l`Italia – ha dichiarato pochi giorni fa- È una responsabilità soprattutto di Salvini, che sta facendo dell`Italia un avamposto del blocco di Visegrad».
«Dobbiamo fare ogni sforzo per farlo cadere e soprattutto evitare una saldatura strategica tra Lega e M5S – ha aggiunto – Non ho condiviso i pop corn allora, figuriamoci adesso. Una saldatura definitiva tra Lega e M5S alle prossime elezioni sarebbe un fatto storico enorme: per la prima volta dopo la fine della seconda guerra mondiale avremmo in un Paese fondatore dell’Europa un movimento radicale, di destra e di massa».
In conclusione per Cuperlo «siamo di fronte a un accordo di governo che pratica un “populismo dall’alto”. Non una novità in senso assoluto, Gramsci parlava di “sovversivismo delle classi dirigenti”. Ma questo ci mette in una condizione mai conosciuta in tempi recenti, stravolgendo la nostra vocazione internazionale».

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