Quarto giorno di proteste per i lavoratori delle cooperative di tipo b davanti al Comune di Torino.
Notte e giorno davanti al Palazzo della Città. Bidelle e bidelli che si occupano della pulizia e della sorveglianza nelle scuole.
Oggi potrebbe arrivare la proroga di un mese ai loro contratti. Uno stop che potrebbe permettere di andare avanti con la trattativa.
Gli animi però davanti al Comune continuano a essere tesi: «Vogliamo garanzie. I nostri posti di lavoro non devono essere buttati via».
Intanto il sindaco ha scritto al neo premier Matteo Renzi: «Servono adeguate garanzie ai problemi occupazionali, nonché alle condizioni di igiene e sicurezza nelle scuole» si legge nella lettera spedita «per conoscenza» anche al sottosegretario Graziano Delrio e ai ministri dell’Istruzione e del Lavoro, Stefania Giannini e Giuliano Poletti.
«I fondi ridotti del nuovo appalto Consip – dice Fassino – non sono in grado di garantire standard minimi di igiene e sicurezza».
La richiesta è che il tutto venga procrastinato fino a giugno, e che questo periodo serva per trovare i fondi necessari a mantenere il loro impiego.
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