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mercoledì, 23 Ottobre 2024

Qual è la storia dietro ai casinò?

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Pensate ai casinò e sicuramente il primo gioco che immaginerete sarà una slot machine. Sono entrate nell’immaginario comune in punta di piedi, piano piano, attestandosi con il tempo come gioco preferito delle persone. Inoltre come dargli torto, si tratta di un prodotto senza tempo che ha saputo ritagliarsi un po’ di spazio. Infatti all’iconica leva che si abbassa, si sono sostituite macchinette sempre più moderne che con un solo tasto fanno partire il meccanismo dei rulli. Con l’avvento del digitale, si sono evolute, entrando di diritto tra i migliori giochi che possono proporre i casinò online. Per il web è possibile trovare non solo un elenco di slot online con soldi veri, ma veri e propri titoli dalle tematizzazioni più disparate e che attirano l’interesse dei giocatori. Insomma l’online ha riportato in auge le slot machine, attestandole come regine incontrastate del gioco d’azzardo fisico e via internet. 

Inutile dire che parliamo di un gioco che da decenni intrattiene le persone, ma vi siete mai chieste da chi sono nate e quando? Se è quello che cercate sedetevi comodi e leggete la storia delle macchinette del diavolo!

Charles Fey è il padre delle slot

Quando parliamo delle slot machine, ovviamente, non si può non citare il fatto che siano centenarie. Infatti il primo esemplare di slot risale al 1895 a San Francisco, per opera di Charles Fey, meccanico bavarese. Nato e cresciuto in Germania, decide di trasferirsi in California, dove venne assunto dalla Electric Work Company. È qui che il genio di Fey si attiva e mette in atto la prima slot machine della storia. Si tratta di un’invenzione storica che cambierà per sempre il modo di concepire i casinò e soprattutto il gioco.

Il primo esemplare era composto da cinque rulli all’interno di lamiere molto sottili. C’era una linea vincente e ovviamente c’era la leva che azionava il meccanismo. Leva che poi diventerà il simbolo di questo e in ogni posto sarà sempre raffigurata con tale marchingegno. Quando iniziò a diffondersi, non venne visto di buonissimo occhio da parte delle persone, avevano paura che potessero rubare i soldi e infatti venne dato il soprannome di “Banditi con un braccio solo”. In realtà la sua invenzione è veramente un’opera di ingegno incredibile e che nel giro di poco tempo poterà all’apertura della prima fabbrica di slot machine. 

Ecco che inizieranno le migliorie, fino ad arrivare agli ’60 dove nacquero le slot machine elettromeccaniche, cioè con componente elettrica e meccanica. Gli anni ’80, invece, saranno portatori delle slot completamente elettriche, dove si vedrà l’addio dell’iconico braccio a favore dei tasti. Questo stratagemma risultò essere meno ingombrante e più facile da usare, in quanto bastava premere un tasto per avviare il gioco.

La grafica con il tempo si migliora sempre di più e anche la velocità di gioco ebbe un salto di qualità, con complessi algoritmi a farla da padrone, con microchip che andavano a ricreare combinazioni casuali in modo da rendere il gioco totalmente legato alla fortuna. Inutile dire come sia proprio questo la caratteristica principale che ha reso immortale il gioco.

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