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sabato, 27 Luglio 2024

Polline, dalle api l’energetico e il ricostituente naturale

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di Vanna Sedda
Che il ruolo dell’ape come impollinatore sia fondamentale per il nostro ecosistema è un dato di fatto. Che lo stesso polline trasportato di fiore in fiore sia un importante integratore energetico e ricostituente forse non è altrettanto risaputo.
Il polline è una polvere fine e appiccicosa, che costituisce la materia fecondante dei fiori. E’ ricco di proteine, vitamine, amminoacidi, grassi, carboidrati, enzimi, sali minerali e ormoni. Ha quindi un alto valore nutritivo di cui le api che non possono fare a meno. E’ il loro principale nutrimento, unica fonte di proteine, indispensabili per la sopravvivenza. Per raccoglierlo, impastano con il nettare quello che si attacca al loro corpo, formano delle palline, le stipano in una tasca e le trasportano nell’arnia. I granuli ottenuti, i cui colori variano dal giallo all’arancione al verde, contengono un’alta percentuale dei principali elementi vitali, che variano i base al tipo di fiore da cui provengono.
Nel polline sono presenti proteine e amminoacidi essenziali e liberi per il 15-35%; zuccheri semplici come glucosio e fruttosio per il 30-40%; acidi grassi insaturi per circa il 5%; vitamine in alta quantità del gruppo B, vitamina E, vitamina C; infine minerali (calcio, zinco, magnesio, fosforo, potassio, ferro, sodio). E’ quindi un ottimo integratore alimentare, dalle proprietà energetiche e rivitalizzanti, che stimola l’organismo e ne migliora l’efficienza.
La ricchezza del patrimonio vitaminico stimola il metabolismo e l’appetito, aumenta il dinamismo e la resistenza alla fatica, rafforza il sistema immunitario, per questo viene impiegato in caso di anoressia, affaticamento, convalescenza o quando è necessario il recupero delle forze, anche delle persone anziane.
L’effetto tonico e ricostituente è ottimo per bambini e ragazzi in fase di crescita, per gli sportivi di ogni livello e per le donne in stato di gravidanza o allattamento.
La presenza di amminoacidi ha un’azione positiva sul sistema nervoso, migliora l’umore, stimola l’attività del cervello e il livello d’attenzione, dona benessere fisico, combatte gli effetti dello stress, ma rinforza anche i capelli e ne arresta la caduta. I componenti antibiotici del polline agiscono sull’apparato gastro-intestinale, ne regolano il funzionamento, migliorano la flora batterica, sono un vero toccasana in caso di disturbi dell’intestino o di stitichezza. La presenza di grassi insaturi dell’acido folico stimola la produzione di globuli rossi, facendone un antianemico. La rutina rafforza la resistenza dei vasi sanguigni, migliora l’efficienza capillare e favorisce la circolazione del sangue, con benefici sull’apparato cardiovascolare. I flavonoidi aiutano a combattere i radicali liberi e a rallentare i processi d’invecchiamento.
Per mantenere le sue proprietà, il polline andrebbe preferibilmente consumato fresco, o in alternativa, essiccato o congelato, anche se quest’ultimo metodo è un po’ complesso e delicato e quindi l’essiccazione è il metodo che normalmente si utilizza per conservare il polline. I granuli vanno assunti preferibilmente a digiuno, masticati lentamente e accuratamente, oppure diluiti in una bevanda calda o addolciti con del miele.

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