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lunedì, 2 Dicembre 2024

Polemiche sull'idea di Nosiglia: a Palazzo Chiablese confessionali al posto delle mostre

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L’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia vuole Palazzo Chiablese e chiede lo sfratto della mostra della pittrice polacca Tamara de Lempicka. Le stanze dello storico edificio in piazza San Giovanni a Torino, infatti, sono state richieste dall’esponente del clero per ospitare alcuni confessionali per i pellegrini che, dal 19 aprile al 24 giugno, verranno in città per l’ostensione della Sindone, che avrà luogo nel Duomo di Torino.
Scatta subito la polemica. L’esposizione dell’artista, appartenente alla corrente dell’Art Déco, sottolinea il consigliere comunale del Partito Democratico Luca Cassiani, è «finanziata dalla sezione cultura del Sole 24 ore e rappresenta un importante arricchimento per Torino». Naturale, quindi, per le malelingue pensare che lo scandalo che aleggia attorno alla pittrice nella sua lunghissima vita (1898 – 1980) abbia qualcosa che fare con la reticenza dell’arcivescovo. Tamara De Lempicka, infatti, dichiaratamente bisessuale e cocainomane, frequentatrice di salotti tra la Polenia, la Russia zarista, Parigi e gli Usa, ebbe tre mariti e innumerevoli amanti., la Russia zarista, Parigi e gli Usa.
Secondo Cassiani, che comunque precisa che «non c’è nessuna intenzione censoria da parte di Nosiglia, ma solo l’oggettiva questione degli spazi», la soluzione potrebbe essere «allestire alcuni gazebo nella piazza che facciano da confessionale nella zona antistante il Duomo». Proprio come nel 2000, quando palazzo Chiablese era inagibile e il padiglione funzionò perfettamente per i pellegrini. Ora, ammettendo che davvero Nosiglia non fosse stato avvertito per tempo che quei locali erano sarebbero già stati impegnati e che quindi non ci sia stato davvero nessun tentativo di evitare l’esposizione dell’artista, la decisione ultima spetterà al direttore regionale dei Beni Culturali Mario Turetta e alla soprintendente Edith Gabrielli.

@elisabellardi

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