Il procuratore capo Armando Spataro durante l’incontro pubblico al Circolo della Stampa di Torino si è soffermato sulle ultime vicende legate all’inchiesta sui tragici fatti di Piazza San Carlo. Spataro ha colto l’occasione per spiegare l’apertura di fascicoli sulle fughe di notizie pubblicate dai quotidiani. «Esiste un diritto dei cittadini ad essere informati, ed esiste un diritto dei cittadini a vedere perseguiti gli autori di un reato. Se un giornalista pubblica un articolo sapendo che può danneggiare la riservatezza di un’indagine, sorge un problema che non è di poco conto», ha detto Spataro.
Nelle ultime settimane si era infatti parlato di indagini concentrate sul presunto utilizzo di gas urticanti la sera della finale di Champions League, che avrebbe provocato il panico. Tesi già smentite dalla Procura, che hanno portato ad un’inchiesta sulla provenienza di queste notizie per “individuare i responsabili delle violazioni di segreti investigativi”.
«Credo che il danno all’indagine non sia ammissibile. Ed è per questo che ritengo sia mio dovere cercare il pubblico ufficiale che, per fare in modo che si parlasse del proprio lavoro, ha fatto trapelare la notizia», ha concluso il procuratore capo di Torino.