Cade l’accusa di omicidio preterintenzionale per la banda di magrebini accusati di essere i responsablili di aver scatenato il panico il 3 giugno 2017, in piazza San Carlo, durante la finale di Champions League Real Madrid-Juventus.
Dopo l’udienza di convalida dell’arresto per due degli arrestati, Sohaib Bouimadaghen (che ha già confessato) e Mohammed Machmachidei ha convalidato i fermi e ha dispoto la custodia cautelare perché avrebbero le prime condizioni perché si realizzassero le ondate di panico che hanno portato al ferimento di oltre 1500 persone e alla morte di Erika Pioletti.
Accolte quindi le richiesta degli avvocati della difesa. Così il capo d’accusa da omicidio preterintenzionale è stato modificato in morte come conseguenza di altro reato, ovvero la rapina con l’utilizzo degli spray urticanti.
Nell’ordinanza di convalida del fermo il gip scrive che gli arrestati hanno una «gravissima colpa: avere causato le prime condizioni perché si realizzassero le gigantesche e plurime ondate di panico (certo in quelle dimensioni e portate non volute), che hanno causato così tanti feriti fra gli spettatori presenti in piazza quella sera e anche la morte di una di questi. Non vi è alcun dubbio che gli indagati hanno cercato, come per prassi, manifestazioni affollate “per lavorare” e utilizzato, secondo un sistema rodato ed efficacissimo, lo spray al fine di distrarre le vittime degli strappi e al fine di creare confusione tra la gente intorno».
Gli arrestati resteranno in carcere per la loro “notevolissima pericolositá sociale”, pericolo di recidiva e di fuga.
Piazza San Carlo, cade l'accusa di omicidio preterintenzionale
