L’apologia del fascismo è reato, Torino è dichiaratamente una città antifascista, eppure c’è chi si ostina a vendere oggetti che richiamano ostentatamente il Ventennio di Benito Mussolini. Senza nemmeno darsi la pena di occultare la cosa. Stiamo parlando, per esempio, di “New my music” di Claudio Annino, negozio di musica in piazza Carducci 134/B, dove il clima è familiare e sugli scaffali si trovano pezzi da collezione e successi del momento.
Ma non è tutto, perché in bella vista, subito davanti alla cassa, c’è il solito espositore di magliette, bandiere e ammennicoli vari. Molto normale ad una prima occhiata, ma se si guarda attentamente si vede che su spille e portachiavi, tra la bandiera di Londra, il ritratto di John Lennon e quello di un capo indiano, è raffigurata più volte il simbolo pereccellenza del neofascismo: la croce celtica.
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