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sabato, 27 Luglio 2024

Per il Pd è inopportuno un consiglio comunale aperto sui centri sociali. Lo Russo: “Città sotto stress”

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

di G.Z.

Anche il Partito Democratico dice il suo no alla proposta di un consiglio comunale aperto sul tema dei centri sociali. A chiederlo erano stati i capogruppo di Lega Nord Fabrizio Ricca e dei Moderati Silvio Magliano dopo le dichiarazioni in Sala Rosa durante il dibattito sui fatti di piazza Santa Giulia, in cui alcuni consiglieri di maggioranza avevano apertamente difeso i centri sociali.
La richiesta di un consiglio aperto è stata respinta dalla capogruppo del Movimento Cinque Stelle Chiara Giacosa che l’ha definito «non opportuno». E della stessa opinione è anche il Pd. Il capogruppo Stefano Lo Russo ha infatti fatto sapere che ritengono inopportuno un consiglio aperto in quanto «Appendino e la sua Giunta non hanno il controllo della situazione in Città. Non abbiamo intenzione di far salire ulteriormente la tensione sociale e far mettere a ferro e fuoco Torino più di quanto non lo sia già». Per Lo Russo «fare un Consiglio aperto sul tema vorrebbe dire mettere sotto stress la città, esporre nuovamente le forze dell’ordine a rischi inutili e soprattutto non risolverebbe alcun problema politico relativo alle contraddizioni del M5S che pensa di governare Torino attaccando Questura e Prefettura e sostenendo che i centri sociali fanno parte integrante della città “come gli ospedali”».
Dunque meglio, secondo il Pd, “fare scendere la temperatura”: «Consentiamo alla Sindaca e alla sua Giunta di recuperare la lucidità e poi, eventualmente, ne riparliamo».

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