In una nota, il segretario piemontese del Partito Democratico, Paolo Furia, insieme con il responsabile agricoltura del partito, Graziano Moro, e il consigliere regionale Maurizio Marello, ritorno sull’argomento della mancanza di manodopera nel settore agricolo.
“I campi, della propaganda, non se ne fanno nulla. In questi giorni, chi frequenta le vigne vede ogni giorno con quale ritmo la natura cresce e si sviluppa”, dicono.
Aggiungono i Dem: “La nostra agricoltura era totalmente dipendente dal lavoro degli stranieri. L’80 per cento in viticoltura e forse di più nella frutticoltura. Molti di costoro sono rientrati nei loro paesi. Il risultato è che dobbiamo fare appello a loro come a tutti gli Italiani che possono essere disponibili al lavoro nei campi: disoccupati, studenti, cassaintegrati, pensionati, precettori di reddito di cittadinanza. Altrimenti tra qualche mese non si mangia”.
“Allora ci vogliono norme straordinarie: vouchers speciali, sostegno che la regione deve fare per l’alloggiamento degli stagionali, precise direttive sull’impiego. C’è tanta gente a casa che può lavorare”, spiegano dal Pd.
“Non facciamo distinzione tra italiani e stranieri. C’è bisogno di tutte le donne e gli uomini di buona volontà. La politica invece di fare annunci e propaganda faccia delle regole adeguate. Il Piemonte ad oggi non ha fatto nulla. E il tempo stringe”, concludono Furia, Moro e Marello.