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venerdì, 6 Dicembre 2024

Pd, caos candidature: ancora lontano l'accordo

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Domani è convocata la direzione nazionale

Come avevamo annunciato comporre le liste per il Partito Democratico sarebbe stato un lavoro difficilissimo, un equilibrio complicato dove non esistono regole certe e neanche le protezioni correntizie mettono al sicuro gli aspiranti candidati.
Dalla sede del Nazareno le riunioni vengono convocate e spesso quelle poche certezze raggiunte con equilibrismi vengono poi riviste in corso della giornata. E quanto sta succedendo a Roma ovviamente riguarda anche i piemontesi, i tanti (forse troppi) inseriti nell’elenco del segretario regionale Davide Gariglio. Nel delirio di queste ore, ampiamente previsto considerata la legge elettorale e i posti in netta riduzione per i democratici, pare veda meglio garantite le candidate donne: Silvia Fregolent, Anna Rossomando, Paola Bragantini e Chiara Gribaudo.
Certa pure la parlamentare uscente Francesca Bonomo, ma in un collegio incerto, dovrà giocarsela. A far le spese della ormai scontata candidatura della Bonomo nel suo collegio canavesano è la giovane rappresentante dei GD piemontesi, Ludovica Cioria.
La segretaria regionale dei Giovani democratici è apprezzata da molti, protetta dal ministro Maurizio Martina e stimata dallo stesso segretario Matteo Renzi, ma, a quanto si apprende, pare essere una “vittima” di questa folle corsa del tutti contro tutti.
Il quadro da comporre è complicato, perché oltre a dover incastrare i desideri dei singoli, le specificità che ognuno tenta di rivendicare su un territorio, bisogna trovare anche gli spazi per gli alleati. Questione alleati che inevitabilmente va di pari passo con i paracadutati e che irrita non poco i territori che, dopo la consultazione dei circoli, dovranno fare i conti più col sentimento della frustrazione che con quello della gioia. Insomma, quasi tutti scontenti.
Per domani mattina è confermata la direzione nazionale del Pd, momento in cui dovrebbe apparire finalmente il quadro nazionale composto dal gruppo ristretto (Matteo Renzi, Maurizio Martina, Lorenzo Guerini, Piero Fassino, Luca Lotti e Ettore Rosato). Alcuni scommettono su un rinvio, intanto i componenti della direzione iniziano a muoversi verso la Capitale.

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