Come avviene ogni volta che si verifica una qualunque forma di atto terroristico, i giorni successivi al fattaccio sono in preda alla paranoia collettiva, istituzionale e soprattutto mediatica. Mentre Parigi si sta ancora leccando le ferite dopo le stragi allo Charlie Hebdo e al Kosher, tamponando i limiti di un sistema di governo con il brand “Je suis Charlie”, qualsiasi valigetta dimenticata, incidente automobilistico o cos’altro diventa immediatamente allarme e panico per nuovi attentati.
Stanotte si è verificata la situazione perfetta per chiamare in causa la paura. Un incidente davanti all’Eliseo, che è il palazzo presidenziale della Repubblica francese. Una bravata, una stupidaggine. Una poliziotta è stata investita davanti al palazzo da un’auto con quattro persone a bordo. Tutto ciò è avvenuto dopo mezzanotte a rue du Faubourg Saint-Honorè, a pochi metri dall’Eliseo: una Clio nera, che procedeva in senso vietato, avrebbe dovuto fermarsi per un controllo ma il conducente, per sfuggire al blocco, si è dato alla fuga, investendo la poliziotta. L’automobile è stata quindi inseguita dalla polizia: il guidatore e la persona che era al suo fianco sono stati arrestati, mentre gli altri due sono fuggiti.
Il quotidiano francese Liberation riporta che “il conducente non era ubriaco e non aveva il profilo di un giovane radicalizzato”. Il guidatore, ragazzo di 19 anni, sarebbe andato nel panico vedendo la polizia e avrebbe per questo accelerato. La poliziotta è stata ricoverata in osservazione, perchè ferita al polso, al ginocchio e alla schiena. Una tempesta in un bicchier d’acqua. Una classica scena da post-attentato. Un’imprudenza fatta diventare gratuito spavento.