di Moreno D’Angelo
Si sono conclusi in anticipo di tre mesi i sopralluoghi in tutte le scuole di Torino per individuare gli spazi destinati al pasto collettivo e a quello domestico. Ne sono stati effettuati 160.
Lo ha comunicato l’assessora all’istruzione Federica Patti rispondendo a un’interpellanza presentata dal capogruppo Stefano Lo Russo in Consiglio Comunale. «Oggi sono partite le comunicazioni a tutte le scuole – ha precisato Federica Patti – per informare che da mercoledì tutto ciò che bisognava fare per ottemperare alla sentenza è stato fatto».
Nel ripercorrere le tappe della querelle nota come “guerra del panino”, nata a seguito della denuncia di molti genitori che voleva che i propri figli consumassero il cibo di casa e non della mensa e dalla sentenza del Tribunale che ha dato loro ragione, l’assessora ha ricordato come il Comune avesse individuato il primo quadrimestre come termine per completare i sopralluoghi.
«Nessuna sentenza – ha concluso l’assessora – ha mai previsto l’avvio del pasto da casa dal primo giorno di scuola né l’utilizzo misto del refettorio, ma concedeva il tempo per organizzarsi. Il Comune si era dato tempo fino a fine gennaio, ma la situazione si è risolta in tempi più rapidi del previsto». Gli spazi da destinare al pasto collettivo e quello destinato al pranzo domestico sono stati individuati insieme ai dirigenti scolastici e alla aziende ristoratrici.