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mercoledì, 11 Dicembre 2024

Ospedale di Settimo, continua l’odissea. Pd: “Rendiamolo presidio pubblico”

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Continua l’odissea dell’Ospedale di Settimo Torinese e il tempo stringe. L’ordinanza del Tribunale delle Imprese di Torino ha bloccato definitivamente la procedura di internalizzazione dei dipendenti che prevedeva l’assunzione di 104 lavoratori accogliendo parzialmente il ricorso della Cooperativa Frassati, l’ente che, in forza di un contratto, fornirà il personale fino al 28 aprile. La sperimentazione gestionale è ancora in essere e quindi, le leggi che la regolano valgono ancora. Le argomentazioni presentate da Saapa, Società SAAPA S.p.A, Società Assistenza Acuzie e Post Acuzie, la società che gestisce l’ospedale, sono state ritenute infondate, anche perché nessuno ha deciso nulla in merito al futuro dell’ospedale di Settimo da due anni a questa parte.

Una situazione che preoccupa, come osservano i consiglieri regionali del Partito Democratico Raffaele Gallo e Daniele Valle: “In attesa della prossima udienza, fissata il 22 aprile, il Tribunale ha proposto di fare una gara per individuare un privato disposto, entrando in società, ad acquistare le quote di Frassati, il 16%, e fornire il personale all’interno dell’ospedale. Tempistiche che si scontrano con quelle contrattuali di Frassati che fornirà personale fino al 28 aprile.

I sindaci dell’Asl to4 chiedono all’unanimità che si inizi il percorso per inserire l’ospedale tra i presidi pubblici dell’AslTo4 e si dia il via alla liquidazione di Saapa (alla quale partecipano in qualità di soci l’Asl To4 (34%), l’Asl To2 (18%), il Comune di Settimo (31,48%), la Cooperativa Sociale Pier Giorgio Frassati (16,50%) e Patrimonio della Città di Settimo (0,02%). In questo senso si è espressa anche l’assemblea dei Sindaci dell’AslTo4, all’unanimità. Ma al momento da Icardi non abbiamo nessun segnale. Nessuna decisione”.

“A tutto questo – proseguono i Dem – si aggiunge la situazione debitoria dell’Ospedale: 5 milioni di euro da dare a Frassati e più di 2 milioni di euro di debito sul bilancio del 2020 dovuti al covid19: manca del tutto, ancora, la valorizzazione delle prestazioni covid. Insomma, la storia dell’Ospedale di Settimo rischia di finire male, malissimo, mentre questa struttura è stata capace di essere in attivo dal secondo anno di apertura e l’anno del covid è stato l’unico, su 12, a finire in debito”.

I consiglieri lanciano dunque un appello: “Icardi svolga il compito proprio della Regione, cioè la programmazione e abbia rispetto della voce dei territori per i quali quel presidio è centrale è importante per i servizi ai cittadini. E’ il momento che la Regione, individui una strada. Noi pensiamo che quella giusta sia rendere l’ospedale un presidio pubblico della asl e sosteniamo le richieste del territorio. L’esperienza comunque positiva di questi anni potrebbe anche salvaguardarsi attraverso la costruzione di un partenariato col privato sociale su aspetti gestionali pur con l’obiettivo di andare verso il sistema pubblico. Ricordiamo alla Regione che gli ospedali li dovremmo costruire non chiudere come qualcuno lascia intendere”.

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