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domenica, 8 Settembre 2024

Omicidio Fanella, nuovi arresti nell'estrema destra

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Altri cinque arresti sono stati eseguiti dalla squadra mobile di Roma per l’omicidio di Silvio Fanella, l’uomo considerato l’ex cassiere di Gennaro Mokbel e ucciso a colpi di armi da fuoco nella sua abitazione di via della Camilluccia lo scorso luglio.
Nei mesi scorsi già tre persone, Giovanni Battista Ceniti, Egidio Giuliani e Giuseppe Larosa, tutti legati all’estrema destra erano finite in manette nell’ambito dell’indagine condotta dai magistrati della Direzione distrettuale Antimafia Paolo Ielo e Giuseppe Cascini.
E anche i destinatari delle misure cautelari eseguite oggi appartengono allo stesso ambiente della destra eversiva che opera tra Roma e il Piemonte. Tra questi Emanuele Macchi di Cellere, detto “Lele” negli anni Settanta e Ottanta membro attivo dell’organizzazione neofascista Movimento rivoluzionario popolare e vicino all’ex Nar Pierluigi Concutelli, concannato per l’omicidio del giudice Vittorio Occorsio. Macchi si trova già in carcere dallo scorso settembre quando è stato arrestato per aver disatteso l’obbligo degli arresti domiciliari stabilito dalla procura di Genova per l’accusa di aver trasportato via mare 165 chili di cocaina.
In manette anche Manlio Denaro, un nome che compare in diversi incartamenti della procura. Infatti, era stato coinvolto e poi assolto in sede processuale nell’inchiesta Fastweb-Telecom Sparkle che aveva portato alla luce operazioni di riciclaggio di denaro per un totale di 2 miliardi di euro e per il quale proprio Gennaro Mobkel è stato condannato a quindici anni. Ma Manlio Denaro, che è presente anche negli atti di Mafia Capitale, è noto agli ambienti investigativi romani sin dagli anni Ottanta proprio per i supi legami con esponenti di Terza Posizione e con Antonio D’Inzillo, ex Nar prima e poi membro della Banda della Magliana fino al presunto coinvolgimento nell’omicidio di Enrico De Pedis.
L’operazione di oggi, inoltre, comprende anche un filone piemontese in quanto sono state eseguite perquisizioni anche a Novara nella sede della cooperativa sociale Multidea, nata con lo scopo di aiutare il reinserimento di ex detenuti, e nella quale operavano proprio gli arrestati per l’omicidio Fanella.
 

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