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sabato, 27 Luglio 2024

Obama missione compiuta: ci rifila gli F35

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L’Amerikano è arrivato, ci ha mostrato i suoi più bei sorrisi e le sue strette di mano vigorose agli yankee nostrani (leggasi Matteo Renzi) poi, prima di andare via, deve aver fatto un gesto come quelli che si fanno quando si vuol dire “ah aspetta dimenticavo”, aggiungendo “avrei alcuni aerei da venderti, nuovi di zecca”. Già, sarà il caso, sarà che noi che odiamo le guerre e chi ci guadagna sopra tendiamo sempre a pensar male , ma quando madama Roberta Pinotti, in arte ministro della Difesa, annuncia subito dopo che Obama, presidente degli Stati Uniti, ha lasciato l’italico suolo, che quegli aerei sono importanti, un brivido ci corre giù per la schiena.
Alla fine di questa vicenda gli F35 verranno comprati dal nostro Paese che li sta producendo. Nonostante il Pentagono li abbia definiti “un pacco”. Il ministro Pinotti ha voluto rassicurare di persona l’Aeronautica militare: «State sereni perché il governo, come ha detto Renzi anche a Obama, quando parla delle forze armate e della necessità che l’Italia continui a svolgere il ruolo che ha sempre svolto non può fare nessun passo indietro».
Insomma pare proprio che Obama abbia avuto rassicurazioni da Renzi che aveva appena detto che le sue intenzioni erano quelle di tagliare le spese militari. C’è dunque di che discutere: l’ex sindaco di Firenze, presidente del Consiglio non eletto dagli italiani, continua a far promesse, visto che parliamo di militari, da marinaio.
Parla tanto di tagli per aumentare di qualche euro lo stipendio nelle tasche degli italiani, ma intanto fa in modo che si preservino le due più grandi inutili spese che il nostro Paese si sia mai trovato a fronteggiare: il Tav e gli F35.

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