Una piccola banda composta almeno da tre persone di cui due ultrasessantenni: i carabinieri del Nucleo Investigativo di Torino hanno eseguito una misura cautelare nei confronti di tre uomini presunti autori di cinque colpi, alcuni andati a segno, a bancomat di Poste Italiane e banche.
Tra le accuse anche nove furti di autovetture avvenuti l’autunno scorso in provincia di Torino e in provincia di Cuneo. Per gli inquirenti i presunti rapinatori per svaligiare i bancomat utilizzavano la tecnica della ‘marmotta’: ovvero la forzatura dei bancomat con l’impiego di ordigni esplosivi artigianali
C’era anche un consulente esterno alla banda: un dipendete di un’armeria che forniva informazioni tecniche per il confezionamento degli ordigni esplosivi. L’esperto forniva sostanza esplodente da miscelare a quella già in possesso dei tre al fine di garantire la massima potenza deflagrante con piccole quantità di materiale.
Le ‘marmotte’ così confezionate venivano anche testate preliminarmente su vetri blindati di istituti di credito dismessi al fine di valutarne potenzialità ed efficacia dirompente. Nel corso delle indagini sono stari sequestrati chiodi a 4 punte, candelotti pirotecnici da svuotare per ricavarne polvere pirica, disturbatori di frequenze, bande chiodate, artifizi già pronti.
La banda impiegava jammer (disturbatori di frequenze), bande chiodate a quattro punte, maschere, guanti e attrezzi da scasso e autovetture rubate con targhe contraffatte.
Per due la misura cautelare, emessa dal gip del tribunale di Torino su richiesta della Procura, riguarda persone già detenute. L’accusa per i tre è diconcorso in furto aggravato e detenzione di materiale esplodente. I due detenuti si trovavano in carcere dallo scorso novembre poiché già arrestati in flagranza per un assalto al Postamat di Garessio, nel cuneese, mentre il terzo, libero, è stato colpito da di obbligo di dimora.
Il provvedimento giudiziario fa seguito a un’indagine condotta tra marzo e novembre dello scorso anno, nei confronti di un gruppo dedito, in maniera seriale, ai furti in danno di istituti bancari e uffici postali,nelle province di Torino e Cuneo.