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domenica, 8 Settembre 2024

No Tav, il carabiniere “pecorella” depone in aula

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Ha un volto il carabiniere “pecorella”. È un brigadiere e si chiama Alessandro Macrì, in forza al battaglione di Genova.
Il 28 febbraio 2012 il militare era in servizio in Val di Susa, sull’autostrada all’uscita per Chianocco, in occasione di una manifestazione No Tav, quando un militante lo aveva apostrofato “pecorella”. Il video di quel “dialogo” aveva anche fatto il giro del web.
«Si è staccato dal gruppo di manifestanti ed è venuto davanti al guardrail, mi ha detto “sei una pecorella” e altre frasi». È questo quanto ha raccontato oggi in aula il brigadiere. Ad essere accusato di oltraggio a pubblico ufficiale è Marco Bruno, ventinovenne di Giaveno.
«Era a circa un metro da me – ricorda Macrì – dall’altro lato del guardrail, poi si è rivolto anche al collega vicino».
A salire sul banco dei testimoni c’è anche l’altro carabiniere, Stefano Fedda, che aveva poi ricevuto un encomio per il suo comportamento, che ha raccontato la sua versione dei fatti: «I manifestanti erano circa un centinaio e stavano ascoltando musica e cantando. Poi uno si è avvicinato e ha iniziato a dirci diverse frasi. Io non ho reagito in alcun modo».
Il processo è stato aggiornato ad aprile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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