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sabato, 27 Luglio 2024

No Tav: “Dietro l’incendio al presidio di San Didero una mano criminale”

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I No Tav continuano ad affermare che l’incendio di ieri sera scoppiato al presidio di San Didero, vicino al cantiere per il nuovo autoporto di Susa è doloso. Lo spiegano in una nota stampa: “Martedì 4 gennaio si è svolto al presidio di San Didero il consueto apericena organizzato dai comitati No tav della bassa val di Susa. L’iniziativa si è conclusa alle ore 22.00 con la sistemazione dei locali, la loro pulizia e la loro chiusura. Alle ore 23.50 circa è arrivato la segnalazione dell’allarme-fiamme al presidio di San Didero. A lanciarlo un gruppo di giovani No Tav di passaggio che, rientrando verso casa, hanno visto fumo e fiamme”. 

“Dopo pochi minuti – continuano i No Tav – è arrivata la squadra dei vigili del fuoco di Susa affiancata dai volontari di Borgone. In contemporanea sono arrivati sul posto i No Tav comodatari di utilizzo del terreno su cui sorge il presidio e alcuni attivisti e amministratori locali No Tav. Le fiamme sono state spente in pochi minuti impedendo all’incendio di propagarsi alle strutture limitrofe e al bosco“.

“Da subito ci si è confrontati con i funzionari dei vigili del fuoco andando ad escludere una serie di possibili cause accidentali. Il pronto intervento ha infatti da un lato limitato i danni e dall’altro dato la possibilità di ricostruire con precisione il luogo di innesco e lo sviluppo dell’incendio stesso. Nella porzione bruciata non vi era fornitura di energia elettrica. In prossimità della porzione bruciata era presente un’unica bombola del gas che è stata allontanata durante l’intervento. Da questa non sono partite fiamme essendo essa ancora perfettamente collegata con un ombrello stufa a gas perfettamente funzionante ad oggi e spento durante la serata di ieri”.

“Nella mattinata di mercoledì 5 gennaio è stata bonificata l’area dell’incendio andando a sezionare e rimuovere la roulotte retrostante il tendone. Questo il luogo del presidio più fortemente colpito dalle fiamme e dal quale esse si sono diffuse poi solo parzialmente alla copertura e struttura del tendone. Alzando la roulotte stessa si è potuto verificare come il pavimento di questa fosse bruciato nella sua parte superiore (quella calpestabile) e integro e sano nella sua parte inferiore”, evidenziano i No Tav.

“Questo non può che confermare la versione inizialmente ipotizzata dai vigili del fuoco ovvero che le fiamme siano partite dall’interno della roulotte. Escluse dunque tutte le possibili cause accidentali rimane solo la mano criminale ovvero l’incendio doloso delle strutture. Qualcuno si è avvicinato al presidio verosimilmente tra le ore 23.00-23.30 della serata di martedì 4 gennaio. Si è poi introdotto nella roulotte retrostante il tendone mobile e ha appiccato le fiamme. Con il favore del buio si è poi allontanato”.

La nota si conclude con un appello “Il Movimento No Tav rilancia un appuntamento per giovedì 6 gennaio, alle ore 12, al Presidio No Tav di San Didero per una polentata condivisa e per continuare i lavori di bonifica della struttura”.

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