20.4 C
Torino
sabato, 27 Luglio 2024

No Tav, “Arresti tentativo indebolire movimento non riuscito” 

Più letti

Nuova Società - sponsor
Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Un tentativo di repressione del dissenso contro la Torino-Lione. Così il movimento No Tav commenta l’inchiesta della procura di Torino che ha portato a 13 misure cautelari e a perquisizioni nei presidi in Valsusa.

“L’operazione condotta questa mattina tenta nuovamente di indebolire il movimento riproponendo la solita retorica a cui ci hanno abituato questura e procura nella nostra lotta ultratrentennale: si tenta di praticare una distinzione tra buoni e cattivi all’interno del movimento,  si cerca di ricostruire fantasiose regie oscure e si ripropone nuovamente un’inversione tra aggressori e aggrediti. L’obbiettivo è ben chiaro, costruire il clima per tentare di silenziare le resistenze dei Mulini e di San Didero che in questi anni hanno rappresentato, nonostante le difficoltà della pandemia, due esperienze importanti di lotta popolare e opposizione al business della grande opera inutile”.

Gli attivisti contro l’alta velocità respingono dunque ipotesi di divisioni all’interno del Movimento: “Abbiamo sempre deciso collettivamente come portare avanti la nostra resistenza, come affrontare la violenza istituzionale che nonostante la contrarietà popolare all’opera ha militarizzato senza remore un’intera valle. Non ci faremo certo intimorire da questa operazione, consapevoli che in questi tempi di guerra, crisi climatica e sociale la nostra lotta, nel nostro piccolo, è uno spiraglio per costruire una speranza per il futuro.” concludono i No Tav.

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano