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sabato, 27 Luglio 2024

No green pass, a Torino nasce il Comitato di Liberazione Nazionale

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Redazione
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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Il nome che hanno usato è identico a quello coniato nel 1943 in opposizione al fascismo e all’occupazione nazista: Comitato di Liberazione Nazionale. Ma dietro al nuovo CLN che si oppone questa volta al ‘Green Pass’ c’è l’ex candidato sindaco di Torino, il giurista Ugo Mattei, fervente oppositore del certificato. Dopo che l’8 dicembre scorso, quando insieme al filosofo Massimo Cacciari e Carlo Freccero aveva presentato il comitato scientifico ‘Commissione Dupre’ (Dubbio e Precauzione), questa è la volta del comitato politico. E dal neonato CLN viene lanciato un appello per l’8 gennaio, in piazza a Torino.

Ecco il manifesto:

Formiamo il Comitato di Liberazione Nazionale!

Le misure arbitrarie e discriminatorie adottate nell’ultimo anno dal Governo Draghi sono in palese violazione della Costituzione, il cui art. 2 ci chiama ai doveri inderogabili di solidarietà politica, tra cui quello di fedeltà alla Repubblica nel rispetto delle leggi. Questo dovere però non comporta obbedienza incondizionata a governi che abusando del proprio ufficio violino i principi costituzionali. È infatti implicito nell’art. 54 della Costituzione un diritto di resistenza dei Cittadini che deriva dal dovere stesso di difesa delle istituzioni. Ciò si traduce innanzitutto nel diritto di libera manifestazione del pensiero garantito dall’art. 21 della Costituzione, e di recente limitato e persino vietato da questo Governo, intanto che, a differenza di quanto più volte affermato dalla Presidenza della Repubblica, da esponenti del Governo e in tanti mezzi di stampa, la vita democratica tollera e tutela anche il dissenso più radicale, purché non si declini in comportamenti materiali destinati a colpire le istituzioni democratiche.

La discriminazione punitiva e il ripetuto ricatto di legge contro milioni di Cittadini non vaccinati è incivile e inaccettabile e nulla ha a che fare con il contenimento dell’epidemia. In violazione dell’art. 3 della Costituzione, il Governo Draghi discrimina milioni di Cittadini indicandoli come “nemici” della nazione e tentando di incanalare contro di loro il generale disagio dovuto ormai più all’arbitrarietà e all’insipienza delle misure di governo che alla pandemia. Chiamiamo dunque i Cittadini italiani a manifestare liberamente il proprio dissenso e alla formazione di un Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) che si opponga attivamente alla quotidiana discriminazione sui luoghi di lavoro, sui mezzi di trasporto pubblico, a scuola, e nell’ambito di tanti servizi essenziali. Chiediamo l’immediata abrogazione del Green Pass e delle misure discriminatorie in violazione degli artt. 2 e 32 della Costituzione, invitiamo la stampa, la televisione e i media ad una informazione più consona ai valori costituzionali e meno palesemente terroristica, e chiamiamo i Cittadini alla resistenza civile rifiutandosi di esibire il Green Pass, seguendo l’esempio glorioso di Rosa Parks che rifiutò di riconoscere la legittimità di misure che la qualificavano come una cittadina di serie B.

VIENI NEL CLN! Scendi con noi in piazza l’8 gennaio a Torino e poi in tante altre piazze del Paese! Esercita il tuo dovere di resistenza civile a difesa della Costituzione! Viva le piazze costituenti del Comitato di Liberazione Nazionale!

Seguirà il documento di proclamazione istitutiva del Comitato di Liberazione Nazionale con le firme di tante personalità della società civile, dell’accademia, e del mondo della politica tra cui quindici tra parlamentari ed europarlamentari.

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