A Nichelino, in provincia di Torino, i buoni spesa cartacei, distribuiti per l’emergenza Coronavirus, sono stati ritirati.
Il Movimento Cinque Stelle accusa l’amministrazione comunale di essere stata “frettolosa e con un atteggiamento poco costruttivo con le forze politiche di opposizione” e di aver adottato “una serie di provvedimenti approssimativi” è il Movimento 5 Stelle.
“Apprendiamo – dicono i pentastellati – che, solo adesso, dopo avere iniziato la distribuzione, si siano resi conto dei grossolani errori commessi e ne abbiamo disposto il ritiro. Nel contempo alle persone contattate è stato detto che i buoni spesa sarebbero stati ridistribuiti, in formato elettronico, dopo Pasqua, tempo utile, a loro dire, per risolvere il problema da loro stessi creato”.
Si tratta, secondo i Cinque Stelle, di “disservizi inaccettabili in un momento di emergenza come questo. Riteniamo, inoltre – aggiungono -, che il Comune debba provvedere nel minor tempo possibile alla riconsegna dei buoni spesa, perché lasciare tutta quella parte di cittadinanza più debole senza un sostegno economico, fino a oltre Pasqua, è intollerabile”.
“In seguito alle numerose domande di assegnazione dei buoni spesa ricevute dagli uffici comunali di Nichelino e visto l’importo non da poco che verrà erogato, oltre 288 mila euro, è stato deciso di consegnare solamente buoni spesa elettronici – spiega il sindaco Giampiero Tolardo – verrà garantita la sicurezza rispetto alla contraffazione dei buoni – dice – e verrà garantito l’immediato realizzo della somma da parte degli esercenti che potrebbero invece aver problemi con la liquidità se dovessero incassare i buoni solo successivamente con tempi più lunghi”.
“Verranno assegnate carte prepagate precaricate dell’importo del buono spesa spettante, la distribuzione avverrà agli aventi diritto a partire dal 15 aprile e gli assegnatari verranno direttamente contattati dagli uffici comunali per la consegna”.
“È ancora possibile fare richiesta di assegnazione del buono spesa e continua nel frattempo la raccolta alimentare a carico di Protezione Civile Nichelino, Caritas, San Vincenzo e Proloco, grazie anche ai volontari dell’Auser”, conclude Tolardo.