I tre attivisti dell’Elf, il movimento ecologista radicale, non verranno giudicati per terrorismo. Per un “difetto di giurisdizione”, come è stato pronunciato oggi nella sentenza del tribunale di Torino
I tre imputati erano stati chiamati a rispondere del possesso dell’esplosivo da utilizzare per un attentato in Svizzera, dove nel 2010 furono arresti e in seguito condannati. La Procura di Torino aveva chiesto due condanne a 5 anni e 4 mesi e una a 5 anni e 6 mesi.
Nel 2010 volevano colpire, secondo le accuse, il centro ricerche Ibm di Ruschlikon, vicino a Zurigo: un progetto di attentato su cui si è già pronunciata l’autorità giudiziaria della Confederazione elvetica. La procura di Torino riteneva che si potesse procedere anche in Italia perché l’esplosivo era stato custodito in Valchiusella, ma il tribunale, al termine del processo, si è detto di avviso diverso.